Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sfruttato l’incontro al Quirinale con una delegazione dell’Aeronautica militare per lanciare un nuovo appello alla politica italiana ed europea, all’interno di un contesto geopolitico piuttosto teso e indirizzato verso svolte epocali che potrebbero cambiare il senso della storia. Il Capo dello Stato non è nuovo a questo tipo di appelli, che giungono spesso in date emblematiche e quindi non casuali.
Stavolta, il titolare del Quirinale si è espresso nello stesso giorno in cui i leader di 30 Paesi si sono incontrati a Parigi, in occasione di un vertice della coalizione dei volenterosi, proprio per discutere dell’eventuale invio di truppe a Kiev a seguito della pacificazione del territorio. Il discorso di Mattarella, però, stavolta non si è concentrato sull’aspetto della ricerca della pace, ma si è attenuto ad uno spettro più ampio giungendo a trattare anche della possibile militarizzazione dello spazio.
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Mattarella: “Minacce da uno spregiudicato del dominio spaziale”
Il capo dello Stato ha infatti voluto ripercorrere tutti i grandi cambiamenti che stanno attraversando l’Europa e in generale il mondo, sottolineando la necessità di una riflessione sul nuovo contesto strategico internazionale, che dovrà portare a “conseguenti processi decisionali“. In questo senso, quindi, il presidente ha esortato l’Alleanza atlantica e l’Unione europea a procedere con “decisioni che non sono più rinviabili“.
Mattarella ha infatti riconosciuto come le tensioni globali, la competizione tra potenze per il dominio del mondo, le nuove minacce ibride della guerra cibernetica e l’uso strategico dello spazio rischino di “alterare il contesto di regole faticosamente costruito dalla comunità internazionale dopo la Seconda guerra mondiale“. Una possibilità a cui è necessario essere preparati, anche dal punto di vista militare.
“Il mondo dello spazio aereo e la sua difesa è in rapida evoluzione“, ha evidenziando, chiarendo che anche all’Aeronautica militare si presentano “sfide che non possono essere eluse“, quali le modifiche militari, lo sviluppo di velivoli di nuova generazione, l’introduzione dell’intelligenza artificiale nelle operazioni militari e le “minacce che derivano da un uso spregiudicato del dominio spaziale“. Resta da capire se quest’ultima specifica possa essere una critica velata all’uso che Elon Musk ha intenzione di fare dello spazio e dei possibili accordi che il nostro Paese potrebbe prendere con la sua Starlink.
Solo alcune settimane fa le opposizioni italiane sono insorte a seguito dell’approvazione del Ddl Spazio, ovvero un disegno di legge che fornisce un legislativo al nostro Paese in riferimento al settore spaziale, anticipando anche le iniziative dell’Unione europea in materia di regolamentazione dello spazio. A seguito delle votazioni, il centrosinistra ha infatti sostenuto che questo specifico provvedimento potrebbe essere letto come un assist nei confronti di Musk e delle sue aziende.
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