Mattarella sul lavoro: “Il mercato deve garantire giustizia sociale”

Per Mattarella, il lavoro è un elemento cardine dell'ordinamento costituzionale dell'Italia

Redazione
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Come sancisce l’articolo 1 della Costituzione italiana: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro“, ed è proprio sulla questione del lavoro che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella incentra il suo intervento in occasione del Convegno annuale della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro al presidente Maurizio Sella.

Per Mattarella, il lavoro è un elemento cardine dell’ordinamento costituzionale dell’Italia. Si tratta di una risorsa che la Repubblica tutela in ogni sua forma ed applicazione.

Le parole di Mattarella

Mattarella sottolinea come le continue evoluzioni del mercato del lavoro è soggetto che richiama costantemente il dovere delle Istituzioni, della società e del mondo dell’impresa, nell’adottare delle misure adeguate per soddisfare i principi di giustizia sociale e coesione. Ciò in modo da corrispondere al quadro dei cambiamenti derivanti dall’impiego delle nuove tecnologie nelle molteplici filiere produttive. Il Capo di Stato afferma: “I cittadini sono posti al centro dell’evoluzione sociale ed economica. La sua formazione e l’elevazione professionale sono dei capisaldi per la sua crescita“.

Le misure adottate dalle Istituzioni devono poter contribuire a superare ogni forma di disequilibrio per affermare una crescita sostenibile, equa e inclusiva, in accordo con i principi stabiliti dal Pilastro europeo dei diritti sociali e gli obiettivi contemplati dal relativo Piano di azione. “Nell’auspicio che il Convegno promosso dalla Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro offra punti approfonditi di riflessione rivolgo a tutti i presenti un saluto cordiale“, ha poi concluso.

Lavoro, i dati italiani

Secondo l’analisi di EURES – EURopean Employment Services – nel 2023, il mercato del lavoro italiano risulta differente tra Nord e Sud Italia, con regioni del Nord fortemente industrializzate ed il Sud d’Italia dedicato alle attività agricole e turistiche. I settori più importanti che inficiano sul PIL nel 2022, sono: servizi (PIL 291807 milioni di euro), manifatturiero (PIL 75677 milioni di euro), costruzioni (PIL 21586 milioni di euro), agricolo (PIL 7609 milioni di euro).

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