Nella Giornata internazionale delle persone con disabilità, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto per esortare e guidare le istituzioni e il popolo verso la strada più giusta, verso un futuro che sia realmente inclusivo e che non tralasci nessuna parte della popolazione italiana. In una giornata di sensibilizzazione e di informazione, il Capo dello Stato ha quindi sottolineato l’importanza della collaborazione, del voler rendere partecipi, dell’includere i diretti interessati nei temi che li riguardano da vicino e che potrebbero modificare radicalmente la loro vita.
“‘Nulla su di noi, senza di noi’, è questo il principio fondamentale che esprime l’idea che nessuna decisione che riguardi la vita delle persone con disabilità possa essere presa senza il loro consenso“, ha infatti spiegato il Presidente della Repubblica, ricordando il grido di questa comunità, troppo spesso trascurata o trattata come un’entità che non ha capacità di scelta ma che deve solo subire le decisioni altrui. Mattarella ha quindi sottolineato come questa stessa Giornata abbia l’importante possibilità di modificare questa linea di pensiero, dotando le persone con disabilità del potere di scelta che a loro spetta per diritto.
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Secondo il Capo dello Stato, infatti, il 3 dicembre rappresenta l’opportunità di analizzare e valutare il percorso che fino a questo momento ha compiuto il nostro Paese, con le sue riforme ma anche con le sue mancanze. “La riforma della condizione della disabilità in Italia, con il suo focus sulla vita indipendente, sui progetti personalizzati e sull’inclusione lavorativa, rappresenta un’opportunità preziosa per costruire una società più equa e rispettosa della dignità di ogni persona“, ha poi sottolineato Mattarella, ricordando i passi in avanti che su questo tema si continuano a compiere.
In questo senso, il Presidente ha anche evidenziato come la stessa affermazione dei diritti delle persone con disabilità è simbolo della civiltà di un popolo, per cui è necessario continuare a lavorare affinché le discriminazione e l’esclusione diventino solo un lontano ricordo. “La Convenzione delle Nazioni Unite del 2006 ha posto le basi per un nuovo approccio, riconoscendo che la comunità è, troppo spesso, in ritardo nell’accogliere le diversità“, ha poi ricordato Mattarella, mettendo in luce come ad oggi ci sia ancora molto su cui continuare a lavorare e concludendo: “L’inclusione si nutre di scelte quotidiane, basate sulla capacità di valorizzare talenti e aspirazioni di ciascuno“.
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