Mattarella e Begaj a Piana degli Albanesi: “Legati da rapporti di fratellanza”

Tema centrale del discorso è stata l'integrazione europea. Mattarella ha richiamato l'attenzione sulla necessità di un'Europa che celebri le diversità

Redazione
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Oggi il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha visitato Piana degli Albanesi, un importante centro per la comunità arbëreshë in Sicilia, accompagnato dal presidente della Repubblica d’Albania, Bairam Begaj. Questa visita non solo celebra la storia condivisa tra Italia e Albania, ma rappresenta anche un forte segnale di amicizia e collaborazione tra i due Paesi.

Piana degli Albanesi è conosciuta per essere il più grande insediamento della comunità arbëreshë in Italia, discendente da albanesi che emigrarono nel XV secolo. Durante la visita, Mattarella e Begaj hanno esplorato il museo della cultura arbëreshë “Nicola Barbato”, simbolo della ricca eredità culturale che questa comunità ha preservato nel corso dei secoli. I due presidenti hanno poi proseguito verso la cattedrale di San Demetrio Megalomartire, dove hanno partecipato a cerimonie di commemorazione e hanno deposto una corona di fiori a Portella della Ginestra, un luogo simbolico per la storia italiana.

Il discorso di Mattarella

In un discorso appassionato, Mattarella ha sottolineato come Piana degli Albanesi rappresenti una “casa” per albanesi, italiani e italo-albanesi, affermando che questo luogo è un esempio di come le comunità possano vivere in armonia e collaborazione. Ha inoltre espresso il suo apprezzamento per il coro locale, che ha intonato gli inni nazionali italiano e albanese, dimostrando così il legame emotivo e culturale tra i due popoli.

Il presidente ha elogiato la determinazione della comunità arbëreshë nel preservare il proprio patrimonio culturale. “Da oltre 500 anni, queste comunità mantengono, con grande determinazione, il patrimonio culturale della propria origine; questa straordinaria condizione suscita sincera ammirazione“, ha dichiarato. Ha messo in evidenza l’importanza di queste tradizioni non solo per la comunità arbëreshë, ma anche per l’Italia nel suo complesso, evidenziando come la diversità culturale arricchisca la società.

Un altro tema centrale del discorso è stata l’integrazione europea. Mattarella ha richiamato l’attenzione sulla necessità di un’Europa che celebri le diversità, dove nessuna cultura è dominante e tutte possono trovare il proprio spazio. Ha citato il noto scrittore albanese Ismail Kadare, ricordando che “non ci sono altri continenti possibili per gli albanesi se non l’Europa”. Questo richiamo all’unità europea è un invito a lavorare insieme per costruire un futuro condiviso.

Inoltre, il presidente ha ribadito il sostegno dell’Italia all’aspirazione dell’Albania di diventare parte integrante dell’Unione Europea, sottolineando che il futuro della regione dei Balcani occidentali deve essere caratterizzato da un percorso rapido di adesione. “Capisaldi dell’amicizia tra Italia e Albania sono i valori di libertà, indipendenza e democrazia”, ha dichiarato, rimarcando l’importanza di lavorare insieme per questi ideali.

La visita si è conclusa con un incontro conviviale a Villa Pajno, dove Mattarella e Begaj hanno avuto l’opportunità di approfondire i legami bilaterali e discutere le prospettive future per i rispettivi Paesi. In un momento in cui le sfide geopolitiche sono numerose, l’incontro rappresenta un passo significativo verso una maggiore cooperazione tra Italia e Albania, con l’obiettivo di rafforzare i legami culturali, economici e politici.

Mattarella ha concluso il suo intervento con un caloroso saluto in lingua arbëreshë, “falem, mirëmëngjes”, un gesto che ha sottolineato il rispetto e l’apprezzamento per la cultura locale, rendendo omaggio alla comunità arbëreshë e al suo ricco patrimonio. La giornata a Piana degli Albanesi non è stata solo una celebrazione della storia, ma un impegno per il futuro, sottolineando l’importanza della cooperazione tra i popoli e il valore della diversità culturale in Europa.

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