Mattarella di nuovo nel mirino di Mosca: “Su minacce nucleari solo menzogne”

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha definito il discorso del Presidente della Repubblica sulle minacce nucleari provenienti da Mosca come un tentativo di diffondere la russofobia e l'agenzia antirussa, perché non vi sarebbero prove concrete di quanto da lui sostenuto. Si tratta del secondo episodio in cui Zakharova definisce false le parole di Mattarella

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Un punto stampa con protagonista la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, si è trasformato in una nuova occasione per la Russia di commentare le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, questa volta in relazione al discorso da lui tenuto a Hiroshima, in Giappone.

Zakharova, rispondendo alla domanda di un giornalista di International Reporters, che ha parlato di un’accusa di Mattarella nei confronti di Mosca, che avrebbe minacciato l’Europa con le armi nucleari, ha sostenuto che la dichiarazione sarebbe “una menzogna, una bugia, un falso, un fake, disinformazione“.

La portavoce ha poi invitato il giornalista a chiedere al Presidente della Repubblica “su che basi si sia permesso di dire una tale falsità“, specificando che sarebbe impossibile trovare una dichiarazione di un qualunque rappresentante della Federazione Russa “che possa essere interpretata in questo modo“. Zakharova ha poi specificato che il presidente russo, Vladimir Putin, i ministri e i funzionati statali hanno lavorato e lavorano ancora affinché “fake di questo tipo vengano confutate“.

Maria Zakharova
Maria Zakharova

Inoltre, la portavoce ha evidenziato che forse Mattarella potrebbe aver confuso la Russia con la Francia, in quanto sarebbe questo Paese ad aver minacciato l’Europa con le armi nucleari. Il riferimento sarebbe alla proposta del presidente francese, Emmanuel Macron, di poter aprire sull’Ue un “ombrello nucleare“. In questo senso, poi, Zakharova ha sostenuto che Mattarella avrebbe deciso di criticare la Russia perché “per sostenere il tema della russofobia e dell’agenzia antirussa servono dei fatti, e questi fatti non esistono“.

Il discorso della portavoce del ministero degli Esteri si è concluso con un riferimento alla presenza di aziende italiane che operano e ottengono profitti in Russia“, che rappresenterebbero un segnale dell’impossibilità che la Russia minacci l’Europa, soprattutto con armi nucleari.

Il discorso di Mattarella a Hiroshima

Le parole del giornalista che ha posto la domanda a Zakharova hanno preso in considerazione il messaggio che il Presidente della Repubblica ha inviato lo scorso 8 marzo, durante la sua visita di Stato in Giappone. Nel corso dell’incontro con i sopravvissuti ai bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki, Mattarella ha infatti colto l’occasione per affrontare il tema di un possibile ritorno all’uso delle armi nucleari in un eventuale conflitto futuro.

 “Minacce di ricorso agli ordigni nucleari sono pronunciate con sconsideratezza inquietante. Sono in gioco i destini dell’umanità“, aveva infatti sostenuto il Capo dello Stato, sottolineando come si debba, oggi più che mai, fare riferimento al Trattato di Non Proliferazione del 1968, che prevedeva l’impossibilità di utilizzare nuovamente ordigni di questo tipo.

Il Presidente, quindi, ha indicato nella Federazione russala promotrice di una rinnovata e pericolosa narrativa nucleare“, in quanto avrebbe adottato una comunicazione secondo cui gli ordigni nucleari diventano uno strumento ordinario nella gestione dei conflitti, senza prendere in considerazione che il loro uso “conduce inevitabilmente alla distruzione totale“.

Il precedente attacco di Zakharova a Mattarella

Le parole odierne di Zakharova non solo il primo attacco diretto al Presidente della Repubblica. Già lo scorso febbraio, la portavoce del ministro degli Esteri aveva definito “invenzioni blasfeme“, quelle pronunciate dal Capo dello Stato italiano in una visita all’Università di Marsiglia. In quel caso, Mattarella aveva paragonato l’invasione russa dell’Ucraina ai progetti del Terzo Reich in Europa nel XX secolo.

È strano sentire tali invenzioni blasfeme dal presidente dell’Italia, un Paese che conosce per esperienza diretta cos’è il fascismo“, aveva sostenuto la portavoce, sottolineando che il Presidente della Repubblica avrebbe dimenticato di riconoscere quale ruolo ha svolto l’Italia nel corso di queste operazioni. In quell’occasione, la risposta delle istituzioni italiane è stata immediata, con in prima fila il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha duramente criticato le parole di Zakharova, definendole un attacco nei confronti dell’Italia intera.

La solidarietà della politica sul secondo attacco di Zakharova

In questa seconda occasione, tra i primi a prendere la parola c’è il segretario di +Europa, Riccardo Magi, che ha definito “inaccettabile l’attacco della portavoce al nostro presidente per aver detto la verità“. Magi ha poi sottolineando di riconoscere che la Russia si sarebbe “fatta promotrice di una rinnovata e pericolosa narrativa nucleare” e che quindi il suo partito “sottoscrive le parole di Mattarella“.

La solidarietà del Pd è invece arrivata tramite le parole del deputato Stefano Graziano, capodelegazione in commissione Difesa, che ha definito “inaccettabile” quanto dichiarato da Zakharova, evidenziando che “questo clima avvelenato” sarebbe il risultato di un contesto politico in cui “si è tollerato, se non addirittura alimentato, un dibattito sempre più aggressivo e divisivo“. Sulla questione si è poi espresso anche il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, con poche ma significative parole: “Solidarietà totale, piena e affettuosa a Sergio Mattarella“.

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