L’appello di Mattarella: “Fermate le guerre”

È così che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è rivolto all'Italia e all'Europa, dopo che ieri mattina all’Altare della patria ha deposto una corona di alloro sulla tomba del Milite ignoto, alla presenza dei presidenti di Camera e Senato, della premier Giorgia Meloni e del presidente della Corte costituzionale Augusto Barbera

Redazione
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Ieri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato un appello – il secondo in pochi giorni – in occasione della Giornata Mondiale dell’Unità Nazionale che celebra la Costituzione, la Nazione, la bandiera e l’Inno. Con un riferimento ai conflitti passati, il capo dello Stato esorta a mettere fine le guerre attuali, in nome della pace e della collaborazione tra gli Stati.

Mattarella invita alla pace

È così che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si rivolge all’Italia e all’Europa, dopo che ieri mattina all’Altare della patria ha deposto una corona di alloro sulla tomba del Milite ignoto, alla presenza dei presidenti di Camera e Senato, della premier Giorgia Meloni e del presidente della Corte costituzionale Augusto Barbera.

Meloni e Mattarella
Meloni e Mattarella

Il messaggio del capo dello Stato chiede il ripristino del rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale. Un tempo l’Europa fu in grado di rispondere alle esigenze di democrazia e giustizia sociale, cui diede riscontro e garanzie attraverso l’integrazione europea. Le sfide dell’oggi non sono dissimili a quelle del passato, per questo i conflitti in Medio Oriente e in Ucraina, che si teme possano coinvolgere l’intera comunità internazionale, “vanno fermati“, secondo le parole del capo dello Stato.

Queste guerre vanno fermate, affinchè si ripristini il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale, a garanzia della vita di ogni popolo” sottolinea il presidente Mattarella “È importante promuovere ogni giorno i valori di democrazia e libertà che trovano consacrazione nella nostra Costituzione. Storia, identità e tradizione: auguri alla nostra Italia e a tutti gli italiani“.

Poi, rivolgendosi ai vertici delle istituzioni italiane ha affermato: “E, oggi, Costituzione, inno degli italiani e Tricolore simboleggiano la Repubblica italiana. Più vero sarà l’ideale della nostra unità, più ricco di opportunità sarà l’avvenire del popolo italiano. Le istituzioni sono chiamate, per prime, a dare esempio di collaborazione e responsabilità, di unione nel servizio al bene comune“.

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