Draghi: “Europa padrona del proprio destino. Donne, parlate, fatevi sentire!”

Mario Draghi ha parlato del futuro dell'Europa, lanciando un appello forte e chiaro durante il festival "Tempo delle donne" del Corriere della Sera: "Donne parlate, fatevi sentire, proponetevi e affermatevi". Un invito a non rimanere in silenzio, ma a reclamare il proprio spazio in un’Europa che vuole essere più giusta, equa e forte

Redazione
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Mario Draghi è tornato a far sentire la sua voce sul futuro dell’Europa, lanciando un appello forte e chiaro durante il festival “Tempo delle donne” del Corriere della Sera. L’ex presidente della BCE ha ribadito l’importanza di una strategia comune per garantire la competitività del continente di fronte a giganti come Stati Uniti e Cina. Secondo Draghi, una parte degli investimenti necessari dovrà provenire da finanziamenti pubblici comuni, come i tanto discussi eurobond, pena un indebitamento insostenibile per i singoli Paesi.

Coesione unica strada, Germania si oppone

Le parole di Draghi hanno risposto alle critiche dei Paesi del Nord Europa, in particolare della Germania, che si sono opposti a questi strumenti di condivisione del debito. Tuttavia, per Draghi, la cooperazione rafforzata tra i Ventisette è l’unica strada per evitare un futuro di subordinazione economica. “L’Europa deve decidere se vuole essere padrona del proprio destino”, ha dichiarato l’ex premier, evidenziando la necessità di superare l’attuale fragilità dei governi europei.

CONFERENZA STAMPA DI MARIO DRAGHI E URSULA VON DER LEYEN SUL RAPPORTO PER LA COMPETITIVITA’ EUROPEA
CONFERENZA STAMPA DI MARIO DRAGHI E URSULA VON DER LEYEN SUL RAPPORTO PER LA COMPETITIVITA’ EUROPEA

Parità di genere: per Draghi bisogna fare di più

Il discorso di Draghi ha toccato anche un altro punto cruciale per il futuro del continente: il ruolo delle donne. L’ex presidente del Consiglio ha sottolineato come l’Italia, fanalino di coda per occupazione femminile, debba fare di più per promuovere la parità di genere. Il vero cambiamento, ha spiegato, non si ottiene con leggi imposte dall’alto, ma creando un ambiente favorevole, sostenuto da un welfare efficace. Ha messo l’accento su tre elementi fondamentali: gli aiuti domestici, la creazione di asili nido e una scuola più inclusiva, soprattutto con il tempo pieno.

L’appello finale di Draghi è stato rivolto alle giovani donne: “Parlate, fatevi sentire, proponetevi e affermatevi”. Un invito a non rimanere in silenzio, ma a reclamare il proprio spazio in un’Europa che vuole essere più giusta, equa e forte.

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