Marina Berlusconi riflette su algoritmi, Ucraina e Trump: “Spero non diventi il rottamatore dell’Occidente”

Il pericolo, secondo la primogenita del cavaliere, è che Trump sposti con eccessiva violenza "il pendolo della storia" da un estremismo all'altro, mettendo a repentaglio gli sforzi dell'Ue in Ucraina e concentrando il potere nelle mani di pochi

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Marina Berlusconi, primogenita del Cavaliere, continua ad inserirsi sporadicamente nel dibattito politico italiano, evitando ingerenze vere e proprie, ma cercando sempre di fornire una lettura diversa, esterna, di quelli che sono gli eventi dell’attualità che sconvolgono il nostro Paese. Al momento, il motivo di queste prese di posizione non sembra chiaro. C’è chi ipotizza possa essere una sorta di preparazione per un nuovo tentativo di “scendere in campo” e chi invece le legge come la pura volontà di dire la propria, come imprenditrice e mediatrice culturale.

Berlusconi ha scelto stavolta Il Foglio, affidandosi alla penna di Lorenzo Cerasa, a cui ha spiegato una visione diversa, a tratti contraria, rispetto a quella adottata dall’esecutivo italiano. La primogenita dell’ex premier non cita mai direttamente i nomi del Presidente del Consiglio o di altri membri del governo, preferendo chiarire la sua lettura del presente e lasciando trapelare tra le righe alcuni consigli e, forse, esortazioni.

Al centro dell’intervista, si staglia la figura del presidente Usa, Donald Trump, eclettico e non racchiudibile in una scatola dai contorni definiti. Un imprenditore miliardario che in poco meno di un mese ha intimorito intere Nazioni, ponendo in ulteriore difficoltà l’Unione europea. Un leader politico che è nato da un estremismo, quello dei progressisti degli scorsi anni che, secondo le parole di Marina Berlusconi, avrebbero spostato il pendolo eccessivamente, lasciando spazio ai repubblicani di rafforzarsi e trovare terreni fertili in cui piantare i loro semi.

Marina Berlusconi
Marina Berlusconi

Sembra che il modo di pensare occidentale sia ormai condannato a oscillare come un pendolo tra convinzioni sempre più estreme“, ha infatti spiegato l’editrice, chiarendo che proprio questa dinamica dovrebbe far sorgere preoccupazioni e far comprendere che gli estremismi, a destra e sinistra, non sono mai la soluzione.

Ora, però, l’Ue si trova a dover affrontare quattro anni di amministrazione Trump che, come ha spiegato la primogenita Berlusconi, “ha deciso di spostare il pendolo con violenza, tentando di offrire risposte estremiste a problemi spesso generati da un estremismo opposto“.

La figura di Trump e i rischi per l’Occidente

Il più grande pericolo riguarda la possibilità che Trump rinneghi del tutto i valori degli Stati Uniti, da sempre garanti dell’Occidente, decidendo di divenire un “rottamatore“, intenzionato a demolire tutto ciò che gli Usa sono stati negli ultimi 80 anni. “Molte delle sue mosse assomigliano ad atti di bullismo politico“, ha spiegato Marina Berlusconi, chiarendo che il piano che vede gli Stati Ue come semplici stelliti di quello Usa deve essere abbandonato al più presto.

Il presidente eletto degli Usa, Donald Trump
Il presidente degli Usa, Donald Trump

Qual è dunque la soluzione? Berlusconi senior chiarisce che al momento è troppo presto per tirare le somme sull’operato di Trump, che potrebbe avere il merito di porre fine alla guerra in Ucraina, ma è necessario guardare agli Usa con una certa attenzione. Ciò che conta è non piegarsi alle volontà del leader Usa a scapito delle proprie libertà e dei propri valori.

Berlusconi: “Lasciar vincere la Russia creerà un precedente pericoloso”

Si sono tutti scandalizzati per la sfilata dei signori delle BigTech a Washington, in prima fila all’insediamento di Trump“, ha spiegato la presidente di Fininvest, chiarendo che già prima del 20 gennaio la loro presenza avrebbe dovuto spaventare. “Nella storia dell’umanità non si era mai assistito ad una tale concentrazione del potere“, ha continuato, sottolineando l’auspicio per cui Italia ed Europa imparino a non lasciarsi condizionare da quanto avviene oltreoceano.

L’Ue, quindi, non deve lasciarsi influenzare nel campo della tecnologia, dell’economia, così come in quello della politica estera. L’amministrazione Trump rischia infatti di modificare radicalmente il percorso dell’Ucraina, rischiando di mandare a repentaglio gli sforzi europei a difesa dell’integrità territoriale di Kiev. Berlusconi conferma la necessità del compromesso, ma allo stesso tempo ricorda il bisogno di non lasciare carta bianca alla Russia, creando un precedente inquietante e pericolo per l’Ue.

Lasciar vincere la Russia darebbe ai regimi autocratici una sorta di via libera a occupare con la forza altri Paesi“, ha spiegato la presidente del gruppo Mondadori, prima di lanciare una dura critica a Bruxelles: “Se l’Europa verrà tagliata fuori dai negoziati, dovrà anche fare una seria autocritica“.

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