L’iter della Manovra finanziaria procede senza alcun ostacolo ed oggi, come previsto, è arrivata l’approvazione del Senato con 109 voti a favore, 72 contrari e due astenuti. Un voto di fiducia ottenuto con fatica, ma che è stato raggiunto e per ora sembra aver accontentato tutti.
Ora il testo della Legge di Bilancio passerà alla Camera per l’approvazione definitiva, che è prevista per venerdì 29 dicembre, secondo gli accordi intercorsi tra i gruppi.
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Licia Ronzulli: “Questa manovra non lascia indietro nessuno“
La senatrice di FI è vicepresidente del Senato Licia Ronzulli, ha commentato il voto di fiducia sottolineando come tale proposta sia inclusiva e attenta ai bisogni di tutti: “La legge di bilancio approvata dal Senato non lascia indietro nessuno, risponde con i fatti e con misure concrete ai bisogni dei cittadini, è protettiva, equilibrata e di prospettiva, perché oltre alla tutela degli ultimi punta anche alla crescita“.
La senatrice Ronzulli ha anche sfruttato il momento per attaccare l’opposizione, accusandola di aver sempre avuto interesse per i propri conti personali, invece che per il benessere dell’Italia: “Ed è la migliore risposta alla sinistra, che usa la salute per fomentare il malessere e la paura, che accusa e cerca di dare lezioni, ma lo fa ora che è all’opposizione, mentre quando governava ha prosciugato i conti dello Stato, affamando il Paese“.
Galliani: “Soddisfatto per le risorse destinate a Monza“
Tra chi ha commentato positivamente l’approvazione in Senato della Legge di Bilancio c’è Adriano Galliani, che si è detto soddisfatto della presenza di ingenti fondi destinati alla città di Monza.
“Durante la campagna elettorale che ha portato alla mia elezione al Senato, ho assunto degli impegni precisi con i cittadini di Monza e della Brianza per valorizzare una zona che è di grande rilevanza strategica per la crescita di tutto il Paese. Sono perciò particolarmente soddisfatto dei primi, importanti risultati ottenuti già a partire dalla legge di bilancio”, ha commentato Galliani.
“Arriveranno nove milioni di euro tra il 2024 e il 2026 per la realizzazione del prolungamento della Linea Lilla del metrò (M5) con 11 stazioni che collegheranno Monza a Milano”, ha continuato Galliani per poi concludere: “Abbiamo inoltre lavorato e ottenuto un contributo di due milioni di euro in due anni in favore del ‘Consorzio Villa Reale e Parco di Monza’, con l’obiettivo di valorizzare e ammodernare le strutture di pertinenza della Reggia di Monza, della Villa Reale, dei Giardini Reali e del Parco e tre milioni e mezzo nei prossimi tre anni che consentiranno alla Federazione sportiva nazionale-ACI di provvedere all’adeguamento dell’autodromo di Monza e alla gestione del Gran Premio d’Italia“.
Manovra: nessuna proroga del Superbonus
Il testo definitivo della Manovra è stato approvato nonostante la rabbia degli azzurri che si sono visti negare l’emendamento sulla proroga del Superbonus. Per il ministero dell’Economia e delle Finanze non c’erano altre soluzioni: la spesa era troppa e i rischi altrettanti. Il ministro Giorgetti ha perfino definito il 110% “radioattivo” per i conti pubblici. FI e FdI continuano a chiedere una norma tecnica che non sia onerosa, ma il Mef vuole attendere la chiusura del conti del 2023 per dimostrare che l’unico modo per prorogare il 110% è tramite un aumento del debito pubblico.
Forza Italia, però, non lascia andare l’osso e continua a riaprire una partita che per tutti gli altri risulta conclusa già da tempo. Le ipotesi in campo sono due: da un lato l’inserimento della proposta nel Milleproroghe, dall’altro la creazione di un provvedimento ad hoc da parte del senatore Guido Liris. Secondo la Cna, infatti, “senza una proroga limitata nel tempo e circoscritta ai condomini che stanno ultimando i lavori, circa 25mila cantieri non potranno completare gli interventi, con pesantissimi effetti sulle imprese e sulle famiglie e con la prospettiva di migliaia di contenziosi legali“.
L’unico intervento su cui però il Tesoro ha deciso di dare speranza è il Sal straordinario al 31 dicembre, che dà la possibilità ai condomini interessati di consegnare la propria documentazione entro il 12 gennaio per recuperare il 110% sulle spese effettate nel 2023. A riguardo, Antonio Tajani ha proposto un rinvio di tre mesi per i cantieri che abbiano concluso almeno il 70% dei lavori, ma nulla è certo. La barriera composta dal Mef e da Giorgetti rimane e sembra invalicabile.
Nel caso in cui nei prossimi giorni non venga approvata nessuna delle modifiche proposte, allora dal primo gennaio l’agevolazione sarà decurtata al 70%, per un massimo di spesa di 40.000 euro, sarà disponibile solo per i condomini e non più per abitazioni singole. Nel 2025 l’incentivo calerà al 65% e il 110% rimarrà solo per le zone colpite dal sisma. Nel 2024 rimane in vigore l’agevolazione per le spese per la sostituzione di serramenti e infissi, schermature solari o caldaie a biomassa.
Manovra: decurtazioni per chi va in pensione anticipata
La diatriba riguardante le pensioni dei dipendenti pubblici è stato uno dei passaggi più contestati della Manovra di quest’anno, ma sembra finalmente che le categorie statali possano tirare un sospiro di sollievo. Il timore che ieri la proposta del senatore Ciriani, sul pensionamento volontario dei camici bianchi a 72 anni venisse accettata, è ormai rimandato al prossimo anno. L’ira dei sindacati ha vinto, il pensionamento volontario rimane a 70 anni e Ciriani ha fatto un passo indietro, promettendo però di riconsiderare l’ipotesi nel 2024.
Le quattro categorie soggette al taglio pensioni, ovvero personale sanitario, insegnanti d’asilo, dipendenti degli enti pubblici e degli uffici giudiziari, potranno mantenere il loro assegno pensionistico intatto se decidono di andare in pensione a 67 anni. La decurtazione di tremila euro rimane per chi deciderà di andare in pensionamento anticipato. Per i medici e gli infermieri che sceglieranno il pensionamento anticipato, è stato inserito un ulteriore benefit: per ogni mese in più di permanenza si prevede una riduzione di un trentaseiesimo del taglio sull’assegno, così che con tre anni di lavoro in più la riduzione è del tutto recuperata.
La proposta di Salvini della quota 104 è stata rimandata a data da definire, mentre la quota 103 è stata accettata e permetterà a 17mila lavoratori di andare in pensione anticipata, nel caso in cui questi accettino l’assegno ricalcolato solo su base contributiva. Per quanto riguarda Opzione donna, ovvero l’opzione per donne in situazione di svantaggio, l’età per usufruirne è slittata da 60 a 61 anni.
Manovra: novità per la cedolare secca e il Ponte sullo Stretto
Altro punto a lungo discusso all’interno di questa Manovra finanziaria è stata la cedolare secca sugli affitti brevi, ovvero gli affitti non superiori ai 30 giorni. La percentuale è stata aumentata al 26% – l’anno scorso era del 21%- per coloro che possiedono più di un immobile in locazione. L’imposta rimane al 21% solamente su una delle proprietà immobiliari.
Inoltre, sarà possibile fissare le aliquote Imu fino al 15 gennaio 2024 per le 211 amministrazioni locali che ancora non l’hanno fatto. Una decisione che però peserà sulle spalle dei cittadini di tali amministrazioni, che nel caso in cui le nuove aliquote presentino una differenza saranno costretti al pagamento di una terza rata per far tornare i conti.
Per quanto riguarda i fondi per la costruzione del Ponte sullo Stretto, la situazione non è cambiata molto. Lo sgravio fiscale per lo Stato è stato approvato, per cui 718 milioni arriveranno dal fondo destinato alle amministrazioni centrali e 1,6 miliardi dalla quota del Fondo di sviluppo e coesione destinata a Calabria e Sicilia. Lo sgravio per lo Stato è quindi pari a 2,3 miliardi, su un totale di 11,6 miliardi stanziati in totale.
Manovra: aumenti per le forze dell’ordine a dispetto del fondo migranti
La Manovra assicurerà un aumento in busta paga per le categorie della polizia, delle forze armate e dei vigili del fuoco. Un piano pluriennale di aumenti che è stato possibile grazie alle decurtazioni operato sul fondo destinato all’accoglienza dei migranti e dei minori non accompagnati che era stato creato appositamente dall’esecutivo con il decreto Anticipi.
Inoltre, 40 milioni di euro saranno utilizzati per la creazione di centri antiviolenza e per la costituzione di campagne di prevenzione contro la violenza di genere e sui minori.
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