Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani è stato intervistato da Il Giornale, a cui ha parlato di diversi temi caldi sia di politica interna che estera. Tajani sprona il prossimo presidente degli Usa a continuare a vedere con attenzione il Mediterraneo e l’Africa, dichiara che FI nelle regionali deve mantenere una posizione centrale per poter aiutare il centrodestra ad accumulare voti dell’area socialista e della Dc, afferma che nella manovra ci sono delle norme da migliorare e che il tema migranti non consiste solo nel patto Italia-Albania, ma c’è anche il Piano Mattei.
Le parole di Tajani
Il vicepremier in vista delle elezioni statunitensi, in programma domani, ricorda che l’Italia è un alleato importante per gli Usa, anche grazie alla comunità italoamericana che ha contribuito a scrivere la storia del paese. E ci tiene a rivolgere un appello a chiunque diventerà il successore di Joe Biden: “Non voltate le spalle alla questione del Mediterraneo e a quella africana”. Nonostante il fronte ucraino e mediorientale siano fondamentali, anche il Mediterraneo e l’Africa lo sono, quindi il vicepremier esorta il futuro presidente degli Usa a considerarli con la stessa importanza.
E anche se queste elezioni cambieranno le cose internamente in America, Tajani è sicuro che gli Usa esternamente “continueranno a guardare all’Europa. Noi siamo l’altra faccia dell’Occidente”. Infine ribadisce il suo sostegno alla Nato e alla difesa comune europea: “Serve che l’Europa diventi una protagonista sempre più forte dell’Alleanza atlantica. Ma per acquisire forza serve l’istituzione di una difesa comune della Ue”.
Spostando il focus sull’Italia, sempre parlando di elezioni, afferma che nelle prossime regionali di Umbria ed Emilia Romagna, è valido lo stesso schema politico che ha portato in Liguria all’elezione di Bucci. Dichiara che Forza Italia “può e deve occupare lo spazio che c’è tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein, attirando anche ex elettori dell’area socialista e della Dc che votavano Pd”. Infatti spiega come ormai la coalizione del campo largo non abbia più niente di centrista, perché le posizioni di Schlein, Conte e Fratoianni “sono sovrapponibili e guardano tutte a sinistra”. Quindi FI deve restare al centro e “condurre il centrodestra alla vittoria anche alle Politiche del 2027”.
Il vicepremier commenta anche il caso migranti-Albania, affermando con sicurezza che il governo non mollerà e che “quello che hanno messo in campo certi giudici è del tutto strumentale”. Ricorda che la magistratura non può prendere le decisioni al posto della politica, perché in Italia esiste la separazione di poteri. “La lista dei Paesi sicuri è quella emersa attraverso il decreto” dichiara, sottolineando inoltre che i centri in Albania non sono una realtà del terzo mondo. Infine spiega come il governo abbia un piano complessivo sull’immigrazione, che oltre all’Albania, include anche il Piano Mattei, “che è il cuore della visione dell’esecutivo sul tema”.
Parlando della manovra, il leader forzista dichiara che “nel complesso va bene, l’obiettivo del resto è la crescita economica”. Ma ci sono delle norme che per il suo partito devono essere modificate durante l’iter in Parlamento, come “l’obbligo d’imporre revisori dei conti ministeriali per le imprese che ricevono contributi statali”. FI non è d’accordo con questa norma, perché per loro “c’é bisogno di meno Stato, non di più Stato. Anche i commercialisti concordano con noi. E non c’è necessità di norme ‘sovietiche'”, sottolinea il vicepremier.
Un’altra norma con cui non concordano è il blocco del turn over delle forze dell’ordine, perché per loro c’è necessità di una maggiore sicurezza, “quindi non possiamo approvare la riduzione dei nostri agenti nelle strade”. Infine si dovrebbero aumentare le pensioni minime e ridurre ulteriormente l’Irpef, che sono gli obiettivi prioritari.
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