Manovra, l’opposizione critica gestione Sanità, Schillaci: “Risorse adeguate alle necessità”

La questione della sanità, cruciale per il benessere dei cittadini, continuerà a essere al centro del dibattito politico nei prossimi mesi

Redazione
4 Min di lettura

La recente manovra economica presentata dal governo Meloni ha sollevato un acceso dibattito riguardo agli stanziamenti per la sanità pubblica, un tema cruciale per il benessere dei cittadini italiani. Antonio Misiani, responsabile Economia nella segreteria del Partito Democratico, ha messo in evidenza le discrepanze nei dati finanziari, sostenendo che le affermazioni della presidente Meloni sulla salute pubblica siano più propaganda che realtà concreta. Secondo Misiani, dal 2010 al 2022, il Fondo Sanitario Nazionale ha oscillato tra il 6,31% e il 7,18% del PIL. Con i piani attuali, è previsto un calo al 6,05% per il 2025-2026, segnando così il minimo storico degli ultimi 15 anni.

Questa diminuzione è particolarmente preoccupante, dato che i servizi sanitari pubblici affrontano già una serie di sfide, tra cui liste d’attesa lunghe e carenze di personale. Misiani ha evidenziato come i numeri parlino chiaro: “Questi sono i dati reali, il resto è pura propaganda.” L’analisi di Misiani si basa su dati ufficiali provenienti da istituzioni come l’Istat e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, e la sua intenzione è di portare a una discussione più informata e meno emotiva su un tema di così grande rilevanza.

Sanità: la polemica dall’opposizione

In parallelo, Andrea Orlando, candidato del centrosinistra alle elezioni regionali in Liguria, ha espresso preoccupazione per i 800 milioni di euro previsti per la sanità, sottolineando che questa somma non basterà nemmeno a coprire i costi dell’inflazione. Orlando ha avvertito che, in una regione con un buco di 200 milioni di euro come la Liguria, la situazione potrebbe aggravarsi ulteriormente, mettendo a rischio l’accesso a cure di qualità per i cittadini. La sua posizione sottolinea la necessità di un approccio più olistico nella gestione dei fondi, che vada oltre le semplici cifre e consideri l’impatto reale sui servizi.

Dall’altro lato, Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, ha difeso le scelte del governo, affermando che gli oppositori stanno solo cercando di trarre vantaggio politico da una situazione complessa. Fontana ha sottolineato che il governo ha iniziato a investire in modo concreto nella sanità, contrariamente a quanto fatto in passato. “Grazie al governo Meloni, la sanità riceve finalmente risorse significative,” ha dichiarato Fontana, esprimendo ottimismo sui cambiamenti in corso. Ha anche invitato a considerare le sfide economiche più ampie in cui si muove la manovra, suggerendo che le critiche possano mancare di contesto.

Il dibattito si intensifica ulteriormente con le critiche provenienti dal Movimento 5 Stelle, rappresentato dalla senatrice Elisa Pirro. La senatrice ha accusato il governo di mistificare i dati relativi agli stanziamenti, affermando che, nonostante le affermazioni ottimistiche, il finanziamento previsto per il Sistema Sanitario Nazionale non è sufficiente a garantire cure adeguate per tutti gli italiani. “Le briciole concesse dai tagli del governo porteranno a un aumento dei cittadini che non possono permettersi di curarsi,” ha avvertito Pirro, mettendo in luce un problema sempre più pressante in un contesto di crescente disuguaglianza.

Sanità: le parole di Schillaci

Nel frattempo, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha confermato che la manovra contiene risorse adeguate per soddisfare le necessità del settore. Ha anche accennato a un’imminente rivoluzione digitale nel sistema sanitario, sottolineando che l’Italia sta investendo in infrastrutture moderne per migliorare l’efficienza dei servizi. “Il 45% dei quasi 16 miliardi di euro del PNRR Salute è dedicato alla digitalizzazione,” ha affermato Schillaci, evidenziando l’importanza di adattare il sistema sanitario alle nuove tecnologie.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo