Manovra, Mattarella ha firmato la legge di Bilancio

Il testo approvato dal Parlamento il 28 dicembre scorso è legge dello Stato. Dal cuneo fiscale ridotto alla flat tax, dai bonus per natalità e famiglia alle agevolazioni per ristrutturare casa, il provvedimento sarà in vigore dal primo gennaio

Redazione
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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato la Legge di Bilancio per il 2025. La manovra, che entrerà in vigore dal primo gennaio è da un complessivo di 30 miliardi. Nello specifico, il testo prevede per i prossimi 5 anni che oltre la metà dei soldi stanziati sarà destinata alla riduzione del cuneo fiscale per i redditi fino a 40mila euro e all’accorpamento degli scaglioni Irpef che saranno resi strutturali, quindi il passaggio a tre aliquote, 23% per i redditi fino a 28mila euro, 35% da 28mila a 50mila euro e 43% oltre i 50mila euro. Si tratta di due interventi fortemente voluti dalla maggioranza nella fase di approvazione in Parlamento.

Manovra, cosa prevede

Ma, arriva anche una stretta sulle detrazioni per i redditi più alti e viene introdotto un meccanismo di quoziente familiare. Quindi, per i soggetti possedenti un reddito complessivo superiore a 75.000 euro gli oneri e le spese per i quali è prevista una detrazione dall’imposta lorda saranno ammessi in detrazione fino ad un ammontare calcolato moltiplicando l’importo base determinato in corrispondenza del reddito per il coefficiente indicato in corrispondenza del numero di figli.

Per quanto riguarda invece le due misure su cui puntano rispettivamente Forza Italia e Lega, quindi Ires premiale e flat tax , per il momento sono finanziate per il solo prossimo anno. In ogni caso, per tutte le imprese che accantonano utili e reinvestono in nuove assunzioni a tempo indeterminato, è stata introdotta l’Ires premiale con uno sconto del 4% dell’aliquota. Tale misura costa poco più di 400 milioni e prevede un contributo ulteriore da parte delle banche. Il tema della flat tax è invece aumentata da 30 a 35mila euro per i dipendenti.

Mentre, in Commissione è stata riportata al valore originario al 26% la tassazione dei profitti delle criptovalute, che il testo licenziato dal Cdm aveva invece portato al 42%. In riferimento alla cosiddetta webtax, l’applicazione riguarderò solamente le grandi aziende, con ricavi superiori a 750 milioni di euro, portando così all’esclusione delle pmi e dell’editoria on line.

La manovra si è definita anche per incentivare la natalità e contribuire alle spese per il suo sostegno. Motivo per cui, sono stati destinati oltre sei miliardi al pacchetto famiglia. Per ogni figlio nato o adottato dal 1 gennaio 2025 sarà riconosciuto un importo una tantum pari a 1.000 euro, che verrà erogato nel mese successivo al mese di nascita o adozione. Il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente deve avere un Isee non superiore a 40.000 euro annui. Mentre, viene esteso dal 60% all’80% della retribuzione da due a tre mesi, il congedo parentale a sostegno di maternità e paternità fino al sesto anno di vita del bambino.

Inoltre, viene istituito un fondo Dote Famiglia, che sarà finanziato con 30 milioni di euro nel 2025, da utilizzare per tutte quelle che sono le attività extra scolastiche dei figli a carico, con un’età compresa tra i 6 e i 14 anni, appartenenti a nuclei famigliari con un reddito con Isee pari o inferiore a 15.000 euro.

Tra le varie istanze, è poi confermato il progressivo ridimensionamento del superbonus. Quindi, dal primo gennaio 2025 si passerà dal 70% al 65%, limitandolo agli interventi con Cilas già presentata al 15 ottobre 2024 e lavori approvati. Mentre è prorogato nel 2025 l’Ecobonus che dal 2025 scenderà al 50% per la prima casa e al 36% per tutti gli altri immobili posseduti.



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