Il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti apre la strada a nuove misure economiche, prudenti e orientate all’instabilità internazionale, causata dai conflitti in Ucraina e in Israele, che verranno presentate alla Camera dei Ministri lunedì 16 ottobre. Tra le ipotesi proposte rientrano l’allungamento della finestra di pensionamento, riduzione delle aliquote Irpef da 4 a 3, taglio del cuneo fiscale. Misure queste che, si stima, potrebbero favorire un risparmio, almeno nel primo anno, di oltre 4 miliardi di euro.
“Alla luce delle nuove regole che si stanno delineando per la governance economica europea, il ferreo controllo dell’andamento della spesa diventerà un imperativo non più eludibile” – ha dichiarato, dinanzi alle commissioni di bilancio di Camera e Senato, il Ministro dell’economia Giorgetti.
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“In questo contesto di incertezza si inseriscono i recenti eventi che hanno caratterizzato l’area mediorientale, che aggiungono ulteriore instabilità ad un quadro già reso complicato da conflitti e tensioni geopolitiche” – ha poi aggiunto, riferendosi alle ultime analisi del Def.
Manovra, prolungamento finestra di pensionamento
Una delle prime misure proposte dal Governo Meloni è l’allungamento della finestra di pensionamento, il periodo che intercorre tra il raggiungimento dei requisiti per il pensionamento e l’assegnazione del primo contributo. Ad oggi la finestra è pari a 3 mesi. Con le nuove misure economiche salirebbe a 6 mesi nel 2024, a 9 nel 2025 e a 12 nel 2026. La misura riguarderebbe essenzialmente le pensioni anticipate, ovvero quelle che si ottengono con 42 anni e 10 mesi di contributi.
Manovra, perequazione delle pensioni
In ambito pensionistico, altra misura che potrebbe essere attivata è la perequazione delle pensioni, con aumenti che potrebbero variare da 50 a 200 euro. Il nuovo decreto prevede anche l’anticipo del conguaglio sulla perequazione, pari allo 0,8%, al prossimo dicembre invece che a gennaio.
Riduzione aliquote Irpef
Il nuovo decreto sulla legge di Bilancio presenterà una novità importantissima per lavoratori autonomi e professionisti con un fatturato fino ai 500mila euro. Essi infatti non saranno più tenuti a pagare l’acconto Irpef di novembre, che sarà invece versato in sei rate da gennaio a giugno 2024.
Sempre per quanto riguarda l’Irpef, inoltre, la riforma fiscale prevede la riduzione delle aliquote da 4 a 3 scaglioni d’imposta. Verranno infatti accorpati i primi due scaglioni di reddito imponibili sotto il 15%, applicando dunque fino a 28mila euro contro i 15mila attuali.
Giorgetti, fiero di aver messo ipoteca dei lavoratori
Una delle principali misure fiscali della Manovra 2024 sarà anche il taglio del cuneo fiscale per circa 14 milioni di lavoratori. Per gli stipendi sino a 25 mila euro il taglio salirà a 7 punti percentuali, mentre per le retribuzioni sino ai 35mila la riduzione sarà pari a 6 punti percentuali.
Il Ministro Giorgetti dichiara a tal proposito che “Assorbirà le risorse rese disponibili dallo scostamento di bilancio, è doveroso, alla luce dei recenti dati Istat che mostrano un peggioramento delle condizioni economiche di alcune fasce di popolazione, è la principale misura del governo. Sono fiero di aver messo una ipoteca dei lavoratori”.
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