A due settimane dalla presentazione delle misure al Governo, ieri il testo della Legge di Bilancio, contenuto nella manovra, è stato inviato al Senato. La premier Giorgia Meloni ha infatti convocato un vertice di maggioranza per essere sicura che non sarebbero state richieste modifiche al disegno di legge. Obiettivo che è stato pienamente raggiunto.
La bozza, composta da 109 articoli, non è stata modificata (sono stati aggiunti solamente alcuni accorgimenti). Il testo definitivo è stato inviato stamani a Palazzo Madama, da dove avrà inizio la sessione di bilancio.
Manovra: pensioni
Ritorna a quota 103 la possibilità di pensioni anticipate a 62 anni di età e 41 anni di contributi, con un assegno calcolato in base alle regole del sistema contributivo in tema di pensioni che verrà inserito nel testo definitivo. Si allungano anche i tempi per le finestre di uscita, che passano a 7 mesi per i lavoratori privati e a 9 per i dipendenti pubblici.
In tema di pensioni, vi sarà anche una rivalutazione piena per le pensioni sino a 2000 euro al mese. Resta all’85% per quelle tra 4 e 5 volte il minimo, 2000 e 2627 lordi, mentre scende al 22% per quelle oltre le 10 volte il minimo, a partire dai 5 mila euro.
È invece confermata al 53% per gli assegni equivalenti a 5 o 6 volte il minimo, al 47% per quelle pari a 6 o 8 volte, e al 37% per quelle tra le 8 e 10 volte.
Manovra: affitti brevi
Per quanto riguarda gli affitti brevi, la Manovra introduce il Codice identificativo nazionale e conferma l’aumento al 26% sull’aliquota dalla seconda alla quarta casa affittata per un periodo pari o inferiore ai 30 giorni. Per le prime case l’aliquota rimane invece al 21%.
Fisco
Al taglio del cuneo contributivo e all’accorpamento delle aliquote Irpef, si aggiunge alle manovre fiscali il lavoro detassato per i ristoranti e i bar. Dal 2024 verrà infatti riconosciuto ai lavoratori degli esercizi di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e ai lavoratori del campo turistico un trattamento integrativo speciale. Pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte per il lavoro notturno e straordinario non verranno conteggiate nella formazione del reddito.
Pignoramenti
Tra gli accorgimenti alla Manovra rientra lo stop ai pignoramenti lampo, previsti invece nella prima bozza. Per assicurare massima efficienza nell’attività di riscossione ed evitare le condotte elusive da parte dei debitori, l’agente delle riscossioni potrà avviare azioni di modalità telematiche di cooperazione e strumenti informatici per acquisire le informazioni necessarie al recupero coattivo.
Agevolazioni e bonus
Per quanto riguarda i bonus e le agevolazioni alle famiglie, tra i punti principali pervisti dalla manovra vi sono: gli aumenti per la carta “dedicata a te”, destinata all’acquisto di beni di prima necessità, di oltre 600 milioni di euro nel 2024; il bonus sociale elettrico con uno stanziamento di 200 milioni di euro per il primo trimestre del 2024. Inoltre, è stato previsto lo stop alle agevolazioni per le mamme lavoratrici con a carico almeno 2 figli, con decontribuzioni al 100% sino ai 3000 euro annui.
Lo sgravio durerà sino ai 10 anni del bimbo più piccolo per le madri con 2 figli e sino ai 18 per chi ha 3 o più figli. Infine, la stretta al superbonus. Infatti, secondo il testo di bilancio, se l’edificio viene rivenduto prima dei 10 anni dalla fine dei lavori dovrà essere calcolata la plusvalenza del 26% tenendo ovviamente conto del valore dei lavori di ristrutturazione, tranne nel caso in cui si tratti di prima casa o di un’eredità per successione.
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