M5S: contestazioni a Conte, applausi (e fischi) per Grillo

Il fondatore del M5s Davide Casaleggio ha espresso la sua preoccupazione per il processo di cambiamento del partito dichiarando che "la Costituente è l'eclissi finale del Movimento"

Redazione
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Questo weekend per il M5s è un passo cruciale nel processo costituente, dato che gli iscritti sono chiamati a votare per fare l’ultimo passo verso il cambiamento. Per questa occasione si sta tenendo NOVA, l’evento finale dell’Assemblea Costituente a Roma, nel Palazzo dei congressi.

M5s, la prima giornata dell’evento NOVA

Ieri, durante la prima giornata dell’evento, si è dibattuto di temi ritenuti importanti come la sanità, la scuola e le disuguaglianze. L’attuale leader del partito, Giuseppe Conte, si è dovuto confrontare con un gruppo di una ventina di pentastellati che lo hanno contestato urlando “dimissioni”. “Settantamila iscritti cancellati per avere il quorum, vergognatevi”, hanno dichiarato, aggiungendo che “la fine è cominciata con la scissione voluta da Di Maio”. “Siete come il Pd”, “due mandati e a casa” hanno accusato.

M5s, “Grillo killer su commissione”

Tra il pubblico che è accorso ad assistere all’evento, si sono presentati per la maggior parte i pentastellati odierni, i contini, che hanno contestato invece il garante Beppe Grillo. “Se venisse qui lo applaudirei come fondatore ma lo fischierei come affondatore” ha dichiarato un pentastellato 57enne presente all’evento. “Grillo killer su commissione” ha mostrato su un foglio una sostenitrice del partito di 74 anni. Ma nell’evento hanno partecipato anche i più giovani, che non hanno vissuto la figura di Grillo dagli albori. “Quando ero piccolo ricordo questa figura importante, ma negli ultimi anni non si è più sentito. Dovrebbe lasciare spazio a chi si è davvero dedicato al partito” ha dichiarato un pentastellato 22enne.

Tra i sostenitori presenti all’evento si sono affacciati anche ex deputati e senatori che hanno terminato i due mandati e sperano che il cambiamento preveda anche che questa regola venga abolita per poter tornare a fare politica. “Non chiamiamola abolizione, bensì superamento del limite dei due mandati per favore”, ha dichiarato Stefano Buffagni, ex segretario ed ex viceministro.

Durante l’evento è intervenuto anche il premio Nobel per l’Economia Joseph Stiglitz in collegamento dagli Usa, che ha criticato il presidente eletto Donald Trump. Ha dichiarato che il tycoon “mostra le caratteristiche peggiori che possa avere un leader perché mente, porta al caos e secondo alcuni è una versione del fascismo del 21esimo secolo“. Tra il pubblico c’è chi non la pensa come lui, probabilmente compreso lo stesso leader Conte, con un pentastellato che ha dichiarato: “Trump una minaccia? D’accordo, ma allora anche Biden lo è. È Biden che manda i missili all’Ucraina. Negli Usa è una lotta tra un cattivo e uno più cattivo: io, come Conte, non scelgo nessuno dei due”.

Il cambiamento del M5s

Con il passo finale del processo costituente il partito è vicino al cambiamento, deciso dai pentastellati che in questi ultimi giorni stanno votando online. Conte nella sua storia nel partito, ha iniziato con un ruolo da mediatore nel governo di coalizione tra Lega e M5s, per poi rendersi sempre più autonomo e protagonista. Il suo percorso si è avvicinato sempre di più alla sinistra, arrivando alla partecipazione al campo largo, quando inizialmente il partito voleva rappresentare una terza via.

Questa linea che ha cambiato la traiettoria politica del partito era uno dei punti da discutere in questi ultimi giorni di costituente, che segnano il termine di un iter che vuole mettere in discussione i punti cardine del Movimento, dal nome al simbolo fino a passare al ruolo del garante e del leader. In merito a questo, il fondatore del M5s Davide Casaleggio ha affermato che “la Costituente è l’eclissi finale del Movimento”.

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