Il fondatore del partito M5s Beppe Grillo è pronto a lottare contro l’attuale leader Giuseppe Conte. Nel caso in cui il partito pentastellato subisca una scissione, Grillo ha già deciso chi sarà il leader contrapposto a Conte: Alessandro Di Battista, che tornerebbe dopo aver lasciato il partito nel 2021. Nei giorni precedenti ci sono stati dei segnali che potevano far pensare a un ritorno di “Dibba”, come la raccolta firme per lo Stato di Palestina e l’apprezzamento del romano sotto un post di Grillo.
M5s, il piano di Grillo
Il piano di Beppe Grillo per avanzare contro i nuovi pentastellati di Conte è iniziato. Il fondatore ha convinto Di Battista a tornare e avrebbe organizzato a Roma una cena segretissima con diversi pezzi grossi del Movimento.
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Tra Grillo e Di Battista pare ci sia stata una lunga telefonata di un paio di ore, i cui contenuti sono però ancora sconosciuti. Comunque si sarebbero dati appuntamento per venerdì a Riva Ligure, dove l’ex parlamentare presenterà un libro. Anche Virginia Raggi, ex sindaco pentastellato della capitale, avrebbe dato pieno supporto a Di Battista. Raggi e Di Battista avrebbero da subito accettato di sostenere Grillo nella sua rivoluzione.
La cena segreta a Roma si sarebbe tenuta martedì sera in un celebre ristorante romano, in cui il fondatore del partito avrebbe riunito i suoi fedelissimi, tra questi l’ex ministra per il Sud Barbara Lezzi e Nicola Morra, già a capo della Commissione parlamentare Antimafia. A dare il suo contributo alla rivoluzione di Grillo anche l’ex ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli, tra i primi a manifestare solidarietà verso Beppe. Questo vorrebbe sfruttare la sua popolarità sui social per prendersi la rivincita contro chi non l’ha riconfermato a Palazzo Chigi.
Una novità sarebbe invece la presenza di Enrica Sabatini, moglie del socio fondatore di M5s Davide Casaleggio, che non si è mai trovato più di tanto con Conte e che vorrebbe tornare con la piattaforma web Rousseau, in cui gli iscritti discutono sulle decisioni politiche del Movimento. Questo progetto sarebbe piaciuto ad altri due pentastellati delle origini Sabrina Pignedoli, europarlamentare uscente, e Carlo Sibilia, ex sottosegretario all’Interno, che il 1 settembre sarà a Cervinara, in Irpinia, per un convegno proprio con Di Battista.
I pentastellati che non seguono Grillo
Tra i pentastellati delle origini che non seguono Grillo nella rivoluzione appare la figura di Roberto Fico, l’ex presidente della Camera, che ha invece dato disponibilità per il partito di Conte. La sua unica priorità sarebbe infatti quella di prendere il posto di De Luca a Palazzo Santa Lucia o quello di Manfredi a Palazzo San Giacomo.
Alcuni pentastellati non si sbilanciano sulla questione Grillo. Tra questi l’ex sindaco di Torino Chiara Appendino, che ha problemi con la giustizia, e la vice di Conte Paola Taverna, che non esclude un futuro col centrodestra di governo.
Il M5s appare più diviso che mai e la scissione sembra sempre più vicina. Ci potrebbe anche essere la possibilità di vedere il partito scisso anche già da prima dell’assemblea di ottobre, con i grillini da una parte e i contini dall’altra.
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