M5s, al via la selezione dei temi per la costituente: tra questi anche ruolo presidente e garante

È quindi decisione degli iscritti (e non) M5s se discutere o meno nella costituente di un'eventuale modifica del ruolo di Conte e di Grillo e anche del cambio del nome e del simbolo del partito

Redazione
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Il processo costituente del M5s sta continuando nonostante la lotta interna tra il leader Giuseppe Conte e il garante Beppe Grillo. Il primo step è stato quello della raccolta dei contributi da parte di iscritti e simpatizzanti, mentre ora è il momento di passare al secondo step, ovvero il confronto deliberativo. Per questo è stata aperta sul sito del partito la selezione dei 12 temi (su 20) per il dibattito che si terrà questo autunno. Potranno partecipare alla selezione solo gli iscritti e i non iscritti che hanno partecipato alla prima fase.

Sul sito c’è scritto: “Stiamo realizzando un vero processo partecipativo e deliberativo, in cui tutti siamo coinvolti e di cui tutti siamo protagonisti. Un processo che mira ad assicurare la più ampia ed effettiva partecipazione democratica”.

Il post su X del partito

M5s, il processo costituente

Conte è stato interrogato fuori dalla Camera sullo scontro con Grillo, ma il leader del partito si è rifiutato di parlare della questione, dicendo che “sul Movimento rispondo a qualsiasi domanda che riguarda i 22 mila contributi pervenuti per l’Assemblea Costituente”. Quindi il presidente si ostina a difendere il processo costituente in questa lotta di potere, nella quale Grillo invece si scaglia contro l’ex premier proprio per questa sua iniziativa riformatrice.

M5s, Grillo vs Conte
M5s, Grillo vs Conte

Attualmente il partito si trova a dare il via alla seconda fase del processo costituente, che dopo quella sulla raccolta dei fondi, consiste nel confronto deliberativo. E sul sito ha preso il via la selezione delle tematiche da affrontare proprio durante il confronto. Tra quelle più sentite dalla base, ci sono le tematiche legate all’organizzazione del Movimento.

Sul documento a disposizione sul sito c’è scritto che “risulta prioritario verificare se vadano modificati alcuni ruoli e funzioni, in particolare quelli del presidente e del garante dei valori, i loro ambiti di intervento e la durata del loro mandato”. Conte aveva già annunciato dopo le elezioni europee che il suo ruolo da presidente poteva essere messo in discussione, ma ora è esplicitato che si può discutere anche riguardo quello del garante. Oltre a questo, importanti sono anche le discussioni sul cambio del nome e del simbolo del partito e l’eventuale revisione del limite dei due mandati.

Sono tutti punti che per Grillo, invece, non possono essere messi in discussione. E porta avanti le sue idee da mesi, in questa lotta contro Conte e le sue proposte riformatrici, fatta di lettere, post sui social e una diffida inviata al presidente in cui sanciva che i valori fondativi non potevano essere oggetto di discussione. Si ipotizza che Grillo possa anche prendere vie legali contro il leader del M5s, pur di delegittimare l’assemblea costituente. Alcuni pensano che il garante non voglia rinunciare a una battaglia politica, con l’obiettivo di far scegliere gli iscritti tra lui e il M5s originario e Conte e il suo Movimento. È quindi altissimo il rischio di una scissione.

Comunque c’è anche la paura che se Grillo si spinga a intraprendere vie legali, la costituente possa essere ostacolata. È già stata ritardata dal lavoro sui contributi arrivati dagli iscritti M5s e dai non iscritti.

Le tematiche

Le 12 tematiche sulle 20 proposte che gli iscritti e non iscritti dovranno scegliere, saranno portate sul tavolo di lavoro attorno al quale siederanno 300 iscritti e 30 non iscritti selezionati a sorte. Sul sito si legge: “Nei prossimi giorni si procederà all’estrazione a sorte di quelli che parteciperanno alla seconda fase del confronto deliberativo tra coloro che non avranno optato per esserne esclusi”. Qui si dovranno elaborare le proposte concrete da portare al centro del confronto deliberativo e quindi nell’assemblea finale.

Oltre ai ruoli dei vertici, al nome e al simbolo del partito e al limite dei diversi mandati, sono proposti tra i 20 temi da scegliere anche il “posizionamento nell’arco parlamentare”, le modalità di finanziamento, il ruolo dei gruppi territoriali, il rinnovamento delle forme di democrazia diretta, l’opportunità di creare una scuola di formazione politica e la necessità di dotare il Movimento di un documento programmatico. Ci sono anche alcune battaglie importanti come la sanità, la scuola, la transizione ecologica e la pace. Infine troviamo la chiusura delle basi americane in Italia e la discussione del ruolo della Nato e dell’Italia al suo interno.

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