Un ulteriore rinvio per la partecipazione diretta dei tifosi nella governance delle società sportive professionistiche. Secondo le prime bozze del decreto Milleproroghe attualmente in circolazione, il termine per l’istituzione degli organi consultivi slitta ancora: non più il 31 dicembre 2024, ma il 31 dicembre 2025. Questa proroga rappresenta l’ennesima dilazione per un provvedimento che, dal 2021, ha incontrato non pochi ostacoli.
Il ruolo dell’organo consultivo
Previsto dal decreto legislativo sul calcio del 2021, l’organo consultivo avrebbe il compito di esprimere pareri obbligatori ma non vincolanti, garantendo la tutela degli interessi specifici dei tifosi. La normativa prevede che questo organismo sia composto da un minimo di tre a un massimo di cinque membri, eletti ogni tre anni dagli abbonati del club. Esclusi dalla candidatura coloro che hanno ricevuto Daspo, sono sottoposti a provvedimenti antimafia o condannati, anche in primo grado, per reati legati alle manifestazioni sportive.
L’iter travagliato della misura
Fortemente sostenuta dalla Lega, l’iniziativa ha subito ripetuti tentativi di modifica e cancellazione, spesso da parte di Forza Italia. Tra i protagonisti delle opposizioni, il senatore azzurro e patron della Lazio, Claudio Lotito. L’ultimo tentativo risale allo scorso ottobre, durante le discussioni sul decreto Omnibus in Senato, quando Forza Italia presentò un emendamento per eliminare l’obbligo di costituzione dell’organo consultivo. L’iniziativa, firmata dallo stesso Lotito, ha incontrato però la ferma opposizione della Lega, bloccando di fatto l’emendamento.
Tifosi delusi e in attesa
Con questo ulteriore rinvio, i tifosi dovranno attendere ancora per vedere rappresentati i propri interessi direttamente nei consigli di amministrazione. La misura rimane sulla carta, ma l’incertezza politica potrebbe riservare ulteriori colpi di scena nei prossimi mesi.
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