Il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, non ha dubbi: è doveroso continuare a controllare tutto ciò che verrà servito a tavola per il bene della collettività e del Paese. Questo messaggio è arrivato in queste ore dal membro del Governo a seguito di un sequestro di 20 tonnellate di tonno in scatola. La motivazione? La mancanza della tracciabilità della merce, arrivata nel Bel Paese su un cargo proveniente dal Senegal.
Il parlamentare ha reso noto questo episodio tramite un messaggio sui suoi canali di comunicazione, dove ha sottolineato e lodato l’operato della Capitaneria di Porto e dell’Agenzia delle Dogane. Una gratitudine espressa con le parole: “Grazie agli uomini e alle donne della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera e dell’Agenzia delle Dogane per il loro prezioso lavoro a difesa del nostro Made in Italy“.
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Lollobrigida sul sequestro del tonno in scatola
Non è la prima volta che il tonno in scatola fa clamore. Recentemente, infatti, era uscita l’emergenza secondo la quale l’alimento arrivato nel Bel Paese fosse ricoperto dal mercurio. Stavolta, invece, Francesco Lollobrigida ha fatto sapere che 20 quintali del prodotto sono stati confiscati per proteggere il settore agroalimentare italiano.
Questa azione rientra nelle attività dell’organismo dello Stato, dedicato ad intensificare la verifica della qualità del cibo importato. Lo scopo è quello di salvaguardare i piatti tipici da pratiche poco corrette.
A tal proposito, il deputato ha scritto: “Continuiamo a lavorare nell’ambito della Cabina di regia per i controlli nel settore agroalimentare, per intensificare e rendere sempre più efficaci le verifiche sulla merce importata, per tutelare i nostri prodotti di qualità da concorrenza sleale e confermare l’Italia come Nazione leader in termini di sicurezza degli alimenti“.
Il sequestro evidenzia l’attenzione dell’Italia verso la tutela di ciò che è suo, garantendo allo Stivale di rimanere un leader nella salvaguardia nutritiva a livello internazionale. Al netto di qualsiasi idea politica, tutto ciò rappresenta un segnale forte contro la diffusione di articoli che non rispettano le normative europee.
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