Il Senatore di Fratelli d’Italia Guido Liris ha espresso le sue congratulazioni al vicepresidente della Commissione europea Raffaele Fitto, confermato ieri nel ruolo a cui era stato candidato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sottolineando l’importanza di una nomina che pone l’Italia a capo di una carica fondamentale all’interno dell’esecutivo Ue. L’elezione è stata definita dal capogruppo in commissione Bilancio a Palazzo Madama un “capolavoro politico, strategico e tattico di Giorgia Meloni“, che “rappresenta e conferma la qualità della leadership italiana all’interno delle Istituzioni europee“.
Liris ha poi sottolineato che la conferma della nomina di Fitto in “un ruolo di grande prestigio e responsabilità” permette anche di riconoscere le sue “indiscusse capacità, il suo impegno e la sua visione politica“, oltre a “consacrare la centralità e il ruolo di rilievo dell’Italia nelle Istituzioni europee“. Il senatore si è poi concentrato sulle caratteristiche politiche del neo-vicepresidente, evidenziando come in passato questo abbia “saputo interpretare lo spirito europeo senza venire meno alla tutela degli interessi dell’Italia“.
Leggi Anche
Proprio per queste capacità, Fitto renderebbe certo il governo italiano del fatto che “la sua esperienza e competenza contribuiranno in modo significativo alla costruzione di un’Europa sempre più forte, inclusiva e proiettata verso il futuro“. Liris ha poi voluto commentare il dibattito politico nato intorno allo sciopero di medici e infermieri che si è svolto lo scorso 20 novembre, sottolineando la bassa partecipazione del settore e i risultati piuttosto scarsi della protesta.
Liris: “Sanità, settore disastrato dalla sinistra“
“Sarebbe l’ora di dire la verità: lo sciopero dei medici ed infermieri è stato un flop“, ha infatti sostenuto il senatore, chiarendo che vi avrebbero preso parte solo l’1% dei dipendenti, rispetto all’85% “strombazzato dai sindacati“. Il capogruppo in Commissione bilancio ha quindi ricordato come lo scorso anno lo stesso sciopero abbia visto un’adesione pari al 3%, che dimostrerebbe, insieme a quella di quest’anno, come “i medici non si fanno strumentalizzare da Schlein e dal Pd, che sanno benissimo dove stanno le responsabilità per la situazione difficile in cui si trova la sanità“.
Liris ha infatti chiarito che il governo Meloni in questi anni si starebbe impegnando per “ricostruire un settore completamente disastrato dalla sinistra” e che è proprio grazie a questo governo che “con la Legge di bilancio si è arrivati allo stanziamento record di 136,5 miliardi di euro sul 2025“, che si aggiungono alle misure di miglioramento del decreto liste d’attesa, del superamento del numero chiuso nelle facoltà di Medicina e allo sblocco del tetto per le assunzioni.
© Riproduzione riservata