Liguria, Orlando tira dritto alle elezioni: “Strappo della coalizione? Solo un altro stress test”

Orlando ha poi ammesso che ci sono state difficoltà nella gestione della coalizione, aggiungendo: "C'è stato uno strappo che si poteva evitare"

Redazione
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Andrea Orlando, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Liguria, intervenendo all’evento “Portofino d’Autore”, ha evidenziato l’importanza di evitare imposizioni all’interno delle coalizioni politiche. “Le coalizioni non possono vivere di diktat. La vera alternativa sarà tra continuità e cambiamento. Non conosco nessuno che voti per un candidato in funzione della lista di appoggio. I candidati sono importanti, ma la vera partita sarà tra continuità e cambiamento” ha dichiarato.

Orlando ha poi ammesso che ci sono state difficoltà nella gestione della coalizione, aggiungendo: “C’è stato uno strappo che si poteva evitare, ma purtroppo è accaduto. Rimane comunque una coalizione ampia, con una componente moderata importante. Ci sono stati passaggi non sempre gestiti brillantemente da tutte le parti, ma ne parleremo dopo le elezioni. Considero questo uno stress test che dimostra quanto lavoro ci sia ancora da fare“. Infine, il candidato del centrodestra e deputato del Partito democratico ha sottolineato che era meglio affrontare le tensioni ora piuttosto che più avanti, dicendosi ottimista per il futuro: “Non penso che le persone votino ormai sulla base delle indicazioni dei gruppi dirigenti, ma non sottovaluto gli effetti di vicende come questa. Credo ci sarà più lavoro da fare, ma rimango ottimista come lo ero all’inizio“.

Liguria: le parole di Bucci

Anche Marco Bucci, candidato del centrodestra e attuale sindaco di Genova, ha preso la parola durante la stessa rassegna culturale. Ha condiviso i suoi dubbi iniziali sulla candidatura, legati alle sue condizioni di salute. “Ho avuto una malattia difficile e sono stato operato il 3 giugno. Quando mi hanno chiesto di candidarmi, ho pensato che, con una salute così, sarebbe stato complicato,” ha raccontato Bucci. Tuttavia, ha spiegato che la presidente del Consiglio lo ha convinto a scendere in campo: “Mi ha detto che, dal punto di vista professionale e amministrativo, dovevo candidarmi. Ma dal punto di vista personale, conoscendo la mia situazione, mi ha detto: ‘Decidi tu, perché solo tu puoi decidere. Io non ti posso obbligare a fare nulla.”

Bucci ha poi concluso, esprimendo scetticismo sulle coalizioni costruite solo per vincere le elezioni: “Quando ci si mette assieme solo per vincere, senza un programma comune, prima o poi ci si separa. Mi aspetto altre rotture. È evidente che non sono in grado di avere un programma comune, e sulle questioni reali, come le infrastrutture, finiranno per dividersi ancora di più“.

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