Il deputato del Partito democratico, Andrea Orlando, torna a parlare del tanto agognato campo largo. Sono ore decisive per la segretaria dem, Elly Schlein, anche sulla questione delle Regionali in Liguria. “Attendiamo l’esito del confronto che è in atto tra le forze politiche. Il nodo Liguria? Non è una domanda che può essere fatta a me. Io so fino a che punto sarò in campo, ma non fino a che punto durerà la ricerca di un candidato“, ha affermato.
Le parole di Orlando
Per Orlando le prossime ore saranno decisive per il futuro della sua campagna il Liguria. “Se su di me non si chiude è giusto che ci sia il tempo necessario eventualmente per una ulteriore ricerca e poi costruire le condizioni perché chi, partendo a questo punto, si metta nelle condizioni di poter battere il centrodestra. Quindi un atto di rispetto eventualmente per il candidato che si dovesse individuare“, ha poi aggiunto a margine della Festa dell’Unità di Sant’Olcese.
Orlando chiarisce poi che attorno le Regionali si siano scaricati dei malesseri accumulati tra le forze politiche. “L’invito che io rivolgo è quello di non giocare a risiko con la Liguria, perché la Liguria ha bisogno di una risposta che sia declinata su ciò che è avvenuta in Liguria“, sottolinea. Per il deputato occorre quindi un po’ più di elasticità rispetto alle altre Regioni. “Vedo disponibilità al dialogo, passi avanti se ne sono fatti, ma adesso bisogna fare i conti col fatto che c’è un tema di tempo che stringe“, ha affermato.
Il dem si sofferma poi sul centrodestra e il fronte unito della premier Meloni: “A mio parere esiste una dialettica tra continuità e discontinuità, che Toti rivendica una continuità attraverso alcune candidature e una parte della coalizione non condivide questa impostazione. E in questa dinamica si apre una dialettica che anche per loro non sarà semplice superare“, ha poi concluso Orlando.
