Italia Viva divisa: Orlando prova a convincere gli indecisi: “Votate me, sono più moderato”

Nel suo discorso il candidato dem ha tentato di convincere gli indecisi e gli elettori di Italia Viva a votarlo, sottolineando le differenze tra lui e lo sfidante Bucci. Ha esaltato quindi l'impegno del centrosinistra per la sanità, l'inclusività e contro la mafia

Redazione
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A Genova si è tenuto ieri pomeriggio l’evento di chiusura della campagna elettorale per le regionali in Liguria del candidato del centrosinistra Andrea Orlando. Il dem, in un passaggio del suo discorso, ha esortato gli elettori di Italia Viva a scegliere lui, dato che molti di loro sono in bilico tra il voto al centrosinistra e il voto al centrodestra. Ma il partito di Renzi non dimentica che a settembre è stato costretto ad abbandonare la coalizione a sostegno di Orlando per i contrasti con Conte.

L’evento era programmato in piazza Matteotti, ma è stato spostato nel Teatro Politeama Genovese a causa dell’allerta meteo. A sostenere il candidato dem gli oltre 1000 simpatizzanti e i leader nazionali del centrosinistra, che dopo settimane di scontri, si sono mostrati di nuovo uniti: Elly Schlein (Pd), Angelo Bonelli (Verdi), Elena Bonetti (Azione), Carlo Calenda (Azione) tramite videocollegamento, Giuseppe Conte (M5s), Nicola Fratoianni (Avs), Enzo Maraio (Psi).

Evento di chiusura campagna elettorale del candidato Orlando alle regionali liguri
I leader del campo largo con Andrea Orlando

Orlando e l’obiettivo Italia Viva

Il candidato dem nel suo discorso a Genova ha spronato gli oltre 1000 simpatizzanti a convincere gli indecisi a votare per lui. In particolare si è riferito direttamente agli elettori di Italia Viva, che sono divisi tra il dem e il candidato di centrodestra, dopo che il leader del partito Matteo Renzi ha dovuto abbandonare la coalizione che sosteneva Orlando a causa degli scontri con Conte. A Italia Viva ha cercato di spiegare i motivi per cui la scelta dovrebbe ricadere su di lui e non su Bucci:Sono più moderato, non credo vogliate confondere i vostri voti con quelli di partiti sovranisti capeggiati da Vannacci e dal sindaco di Terni”.

Il presidente ligure di Italia Viva Eugenio Musso è subito intervenuto confermando che il partito ha dato assoluta libertà di voto agli elettori, ma “personalmente credo che gli elettori di Iv pretendano rispetto e non dimentichino quando il rispetto viene meno”. Musso ha ricordato che nei loro confronti è stata compiuta una “vera e propria scorrettezza”, impedendo loro di presentare le liste e definendo i loro candidati come non graditi. “E questo significa che la coalizione Orlando è tutta schiacciata verso una sinistra massimalista, chiusa in un perimetro in cui la fanno da padrone il Movimento 5 stelle, Bonelli, Fratoianni e Sansa” ha aggiunto.

Ha quindi ribadito la libertà di voto, raccomandandosi però di votare “con il solo faro dell’interesse della Liguria: infrastrutture, crescita, lavoro e capacità di realizzare un nuovo assetto della sanità e nuovi ospedali”. Ha concluso affermando che in questi ultimi giorni di campagna elettorale serve rispetto, “quello che è mancato nelle ultime settimane. Non siamo disposti a farci utilizzare”.

Orlando: democrazia vs oligarchia

Orlando nel suo intervento ha accusato Bucci di non essersi mai apertamente allontanato dalla linea intrapresa dall’esperienza di Giovanni Toti, l’ex presidente della Liguria che si è dimesso a causa dell’accusa di corruzione. Quindi ha dichiarato che il centrosinistra vuole vincere e soprattutto vuole impedire “il terzo mandato di Toti”. Le elezioni si verificano proprio perché l’ex presidente della Regione è stato arrestato e poi ha patteggiato, ma “la destra ribalta la realtà: fare il ministro è diventato una colpa, patteggiare per corruzione è diventato un merito”.

Orlando ha poi affrontato il tema della sanità: se la destra vuole la sanità privata, “noi vogliamo una sanità pubblica”. Negli ultimi anni di governo del centrodestra nella regione non c’è stata nessuna infrastruttura, “nella sanità c’è un buco enorme” e i liguri devono cambiare regione per curarsi. Rispondendo poi all’affermazione di Bucci che nell’evento di chiusura della sua campagna aveva dichiarato di voler essere chiamato il sindaco della Liguria e non il presidente, Orlando ha risposto dicendo che non sono necessari altri sindaci, perché già ci sono. Invece c’è la necessità di una persona al comando della regione che aiuti i sindaci “a fare bene il loro mestiere”.

Il dem ha dichiarato di battersi per una Liguria inclusiva, che non applichi discriminazioni, perché la prosperità esiste solo se è condivisa, “la povertà non è una colpa, ma un fallimento di tutta la società e non possiamo accettare che ci siano bambini poveri”. Non si può accettare una società che ancora si basa sul patriarcato, mentre la destra è proprio questo che fa: vuole riportare l’Italia a essere gerarchica e maschilista. E un’altra cosa inaccettabile per Orlando è il razzismo: il dem ha ricordato di quando “un candidato del centrodestra”, parlando di un candidato del centrosinistra, aveva affermato che ci sono troppi politici africani in Italia.

Il dem ha inoltre dichiarato che serve più trasparenza, quindi “faremo una legge all’avanguardia sulle lobby“. E ha aggiunto di sapere che in Liguria c’è la mafia e “lo diremo finché non sarà sconfitta”. Infine ha avvertito che in queste elezioni bisogna stare attenti perché la scelta è tra democrazia e oligarchia. “È il momento di costruire insieme una stagione nuova per i nostri figli, per la nostra patria, un termine che ci hanno rubato e che non gli appartiene. Riprendiamocelo” ha concluso.

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