Libano, Meloni a colloquio col premier Mikati: “Rafforzare Unifil e truppe nazionale”

"Considero inaccettabile attaccare l'Unifil e chiedo, ancora una volta, che tutte le parti facciano ogni sforzo per garantire in ogni momento la sicurezza dei soldati" ha dichiarato il premier a seguito dell'incontro col premier Mikati in Libano

Redazione
5 Min di lettura

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stata impegnata oggi in una importante visita diplomatica in Cisgiordania e Libano, due territori profondamente scossi dal conflitto mediorientale e soprattutto due Paesi considerati “amici” dall’Italia. La decisione del premier è giunta a seguito dell’ennesimo attacco delle Idf (Forze di difesa israeliane) nei confronti dei contingenti Unifil sulla Blue Line, in cui sono presenti circa 1000 soldati italiani.

La tensione nel territorio cresce ora dopo ora e l’Italia ha quindi voluto mandare un messaggio sia ai soldati presenti nella zona cuscinetto tra Libano e Israele, sia ai vertici di queste Nazioni, affinché non si sentano abbandonati nella loro battaglia. Meloni, nel corso della visita, è riuscita anche ad incontrare il comandante della Missione italiana in Libano, il colonnello Vitulano, e il vicepresidente del Comitato Tecnico-Militare per il Libano, colonnello Cortone, con cui ha discusso delle vicissitudini che quotidianamente vengono affrontate dai nostri soldati e a cui ha espresso la sua vicinanza personale e quella dell’intero governo.

Giorgia Meloni è stata accolta in Cisgiordania dal Re Abdullah II con cui ha partecipato ad un vertice che ha avuto come argomento principale la necessità del raggiungimento di un cessate il fuoco in Medio Oriente e dell’adozione della soluzione dei Due popoli e due Stati” in Israele e Palestina. Obiettivi complessi, su cui però la comunità internazionale deve continuare a lavorare. In Libano, Meloni è stata accolta all’aeroporto internazionale Rafic Hariri di Beirut dal presidente del Consiglio della Repubblica libanese Najib Mikati, con cui ha discusso di alcuni dei temi principali riguardanti il conflitto al Palazzo del Governo della Capitale.

Meloni: “Necessario rafforzare le capacità dell’esercito libanese

A termine del vertice a porte chiuse, i leader di Italia e Libano hanno incontrato la stampa per una conferenza congiunta in cui sono stati chiariti i punti focali dell’incontro che li ha visti protagonisti. Il premier Meloni ha voluto innanzitutto sottolineare che Beirut potrà sempre contare sull’appoggio e sul sostegno di Roma, affinché si raggiunga al più presto “la pace e la prosperità“. Inoltre, Meloni ha dichiarato di essere d’accordo con il leader Mikati per quanto riguarda le disposizioni dei contingenti sul territorio libanese.

A sud del fiume Litani non deve esserci altra presenza militare se non quella  dell’Unifil e delle Laf (Forze aramate libanesi)” ha infatti spiegato il premier, sottolineando come questa decisione rispetti fedelmente quanto contenuto e previsto dalla risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell’Onu. In questo modo, quindi, si tenterebbe di garantire la stabilità della Regione e al tempo stesso la salvaguardia dei suoi cittadini. In questo senso, inoltre, secondo il premier Meloni sarebbe oggi indispensabile “accrescere la capacità complessiva delle forze di sicurezza libanesi“.

Progetto senza titolo 2024 10 18T183542.497
Il premier Giorgia Meloni e il presidente del Consiglio della Repubblica libanese Najib Mikati

Il Presidente del Consiglio ha ovviamente evidenziato che il suo è un semplice consiglio e non un tentativo di mettere pressione al Libano, per poi chiarire in che modo questo rafforzamento potrebbe realizzarsi. “Si dovrebbe lavorare sull’addestramento e sui programmi, in accordo con le autorità libanesi” ha infatti sostenuto il premier, aggiungendo: “Sono convinta che le forze armate libanesi debbano essere messe nelle migliori condizioni per  poter assumere le proprie responsabilità“. Seguendo queste linee guida secondo Giorgia Meloni sarà possibile alleviare le sofferenze di questo Paese e al tempo stesso costruire delle istituzioni che funzioni e che possano difendere i propri interessi.

Come Italia cercheremo di fare di più” ha sostenuto poi il Presidente del Consiglio, per poi chiedere che la missione Unifil vengarafforzata“. “Questi soldati hanno contribuito per anni alla stabilità della frontiera fra il Libano e Israele e saranno necessari in qualsiasi scenario  post conflitto” ha sostenuto Giorgia Meloni, per poi tuonare: “Considero inaccettabile attaccare l’Unifil e chiedo, ancora una volta, che tutte le parti facciano ogni sforzo per garantire in ogni momento la sicurezza dei soldati“.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo