La Lega di Matteo Salvini sembra voler seguire più da vicino le novità che la nuova amministrazione Usa, guidata da Donald Trump, sta mettendo in atto. A seguito della decisione del Tycoon di abbandonare l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), ora anche il Carroccio vorrebbe seguire la stessa linea di pensiero, spingendo il governo italiano a prendere la stessa decisione. Il partito di maggioranza ha infatti depositato un disegno di legge al Senato che riguarda “l’abrogazione del decreto legislativo del 1947 che ci lega all’Oms“, come spiegato dal senatore leghista Claudio Borghi e dal deputato Alberto Bagnai.
“Faremo di tutto perché venga calendarizzato al più presto“, hanno spiegato i due leghisti, chiarendo di aspettarsi un certo allineamento da parte degli alleati di governo. Al fine di velocizzare il procedimento di uscita, inoltre, la Lega ha presentato “in modo un po’ provocatorio“, anche un emendamento al decreto legge Milleproroghe. “Non sappiamo se sarà dichiarato ammissibile, ma consentirebbe l’uscita immediata smettendo di prorogare la permanenza nell’Oms“, ha infatti sostenuto Borghi.
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I motivi della Lega per chiedere l’uscita dall’Oms
La proposta leghista, giunta quasi come un fulmine a ciel sereno, ha fatto sorgere numerose domande sulle motivazioni che l’avrebbero spinta a chiedere l’allontanamento dell’Italia dall’Organizzazione mondiale della Sanità, dopo 78 anni di partecipazione. Le risposte sono giunte nel corso di una conferenza stampa a cui Borghi e Bagnai hanno partecipato insieme al professor Roy De Vita, primario di chirurgia plastica e ricostruttiva all’Istituto nazionale dei tumori Regina Elena di Roma.
La Lega, quindi, teme che l’Oms sia divenuta una organizzazione gestita da un singolo privato, Bill Gates, che non avrebbe più l’obiettivo di garantire il raggiungimento da parte di tutte le popolazioni del più alto livello di salute possibile, ma sarebbe spinta solamente dalle volontà dei privati che la finanziano. Secondo quanto dichiarato da Borghi e Bagnai, quindi, l’Oms sarebbe divenuta una sorta di “carrozzone“, che utilizza un terzo del suo bilancio per pagare gli stipendi del personale.
Inoltre, i due leghisti non sarebbero soddisfatti dei metodi con cui è stata gestita la recentissima pandemia da Covid-19. “Di fronte a organismi sovranazionali che hanno preso eccesso di potere, dal nostro punto di vista bisogna recuperare sovranità“, ha quindi dichiarato Borghi, sottolineando che i 100 milioni di euro che l’Italia investe nell’Organizzazione potrebbero essere sfruttati per nuovi obiettivi.
Secondo la Lega, infatti, i 150mila euro esentasse che rappresentano gli stipendi dei dipendenti dell’Organizzazione non dovrebbero essere una spesa sostenibile, a fronte degli sforzi che i Paesi membri mettono in atto per rimanere parte dell’Oms. Su questo punto si è poi allineato anche il professor De Vita, che ha ricordato come “il maggior azionista dell’Oms sia un privato” e come allo stesso tempo questa “costi una barca di soldi” e sia “gestita in modo terrificante“.
Che cos’è l’Oms
L’Organizzazione mondiale della Sanità è l’Agenzia della Nazioni Unite, istituita nel 1948 con sede a Ginevra, che si occupa di questioni sanitarie con l’obiettivo di garantire una guida su questioni sanitarie globali, oltre a indirizzare la ricerca sanitaria, stabilire normative e livelli e formulare scelte di politica sanitaria che sono basate su evidenze scientifiche.
Inoltre, l’Oms garantisce assistenza tecnica agli Stati membri nell’ambito sanitario e finanzia la ricerca medica, fornendo anche aiuti in caso di calamità. In questo senso, poi, l’Organizzazione tenta di migliorare in tutto il mondo le condizione delle popolazioni, attraverso programmi per la nutrizione, miglioramento delle condizioni abitative, dell’igiene e delle condizioni di lavoro.
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