Torna al centro dell’attenzione la laurea della Ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine, al momento senza indagati o ipotesi di reato, in relazione ad un esposto presentato da un professore universitario di diritto pubblico comparato di Brescia sul percorso accademico della Ministra intrapreso presso la Link Campus University.
Sul tavolo dei pm di Piazzale Clodio, è arrivata, insieme a notizie di stampa sul caso, una richiesta di verifica dei titoli acquisiti nel 2012 e nel 2016 dalla ministra, accertando se siano frutto di irregolarità e nel caso si possano configurare ipotesi di reato. Accuse che già nelle scorse settimane Calderone ha respinto dicendosi ”serenissima, perché il mio percorso è assolutamente limpido e corretto“. Quindi, la ministra non avrebbe alcun tipo di preoccupazione, visto che i due titoli di studio conseguiti “non mi hanno comportato alcun vantaggio da un punto di vista professionale e nemmeno politicamente”.
La risposta di Calderone
All’apertura del fascicolo, è arrivato il commento a caldo della Ministra che citando il suo legale, l’avvocato Cesare Placanica, afferma di prendere atto “con grande soddisfazione” la “determinazione” del procuratore della Repubblica presso il tribunale di Roma che “ha sancito l’inesistenza di ogni ipotesi di reato e di conseguenza non ha iscritto alcun indagato nel registro delle notizie di reato“. E con questo “autorevole avallo” di Piazzale Clodio, per Calderone, “la storia finisce qui“. Quindi, “a questo punto ho il dovere di procedere per il reato di diffamazione per ogni malevola illazione contro la mia persona“.
Le polemiche sulla laurea della Ministra
I titoli di studio di Marina Calderone erano divenuti un vero e proprio caso dopo che, il 22 marzo scorso, Il Fatto Quotidiano, nel corso di una sua inchiesta, aveva avanzato dei dubbi su una laurea considerata “facile” e presa, secondo quanto sostenuto, in maniera quasi gratuita in un’università privata. Inoltre, il marito della Calderone sarebbe stato il titolare del dicastero all’interno del Cda.
Secondo quanto emerso, le ambiguità verterebbero anche su alcuni esami sostenuti dalla Ministra. Sempre secondo la ricostruzione del quotidiano, Calderone avrebbe affrontato più esami in una domenica di marzo quando l’ateneo era chiuso. I dubbi si vedrebbero anche nella cadenza delle prove svolte con queste ultime che sarebbero stati fatti il 1° e il 15 del mese. Inoltre, sempre secondo Il Fatto Quotidiano, risulterebbe che la ministra abbia il diploma della laurea magistrale, ma non il diploma della laurea triennale.