La visita di Zelensky in Italia. “Putin non si arresta. I vostri figli dovranno andare in guerra”

Roberta Pacetti
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“So che se l’Ucraina cade, il passo successivo è la Moldavia e poi i Paesi baltici. Sono membri della Nato e voi dovrete mandare lì in guerra i vostri figli”. Così Il presidente ucraino Volodimyr Zelensky ha affermato ieri sera a Porta a Porta dopo l’incontro a Palazzo Chigi

Il presidente ucraino Volodimyr Zelensky è atterrato ieri a Roma alle 10 e ha incontrato prima il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e poi la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Nel pomeriggio ha visto Papa Francesco, mentre alle 18:30 ha dato un’intervista in diretta tv con diversi importanti giornalisti italiani.

Zelensky e meloni

Al termine dell’incontro con Meloni, Zelensky ha tenuto una breve conferenza stampa in cui ha ringraziato l’Italia: “Grazie per aver dato rifugio ai nostri cittadini e per il sostegno militare all’esercito ucraino”. Zelensky ha poi evidenziato i passi in avanti dell’Italia verso l’indipendenza energetica dalla Russia. Ed ha poi aggiunto di aver parlato con Meloni anche del futuro coinvolgimento delle aziende italiane nella ricostruzione dell’Ucraina, (una volta finita la guerra).

“So che se l’Ucraina cade, il passo successivo è la Moldavia e poi i Paesi baltici. Putin arriva lì, forse non in Italia, ma i Paesi baltici sono membri della Nato e voi dovrete mandare lì in guerra i vostri figli”. Così ha affermato ieri sera il presidente ucraino a “Porta a porta” di Bruno Vespa al termine della visita a Roma.

zelensky a porta aporta

“Per me è stato un onore incontrare Papa Francesco, però lui conosce la mia posizione, la guerra è in Ucraina e il piano deve essere ucraino. Siamo molto interessati a coinvolgere il Vaticano nella nostra formula per la pace”, ha detto Zelensky a Vespa.

Zelensky: “Con tutto il rispetto per il Papa, non abbiamo bisogno di mediatori”

“Con tutto il rispetto per Sua Santità noi non abbiamo bisogno di mediatori, noi abbiamo bisogno di una pace giusta. Noi invitiamo il Papa, come altri leader – ha aggiunto il leader ucraino – per lavorare a una pace giusta, ma prima dobbiamo fare tutto il resto”, sottolineando che non ha senso tentare di coinvolgere ora la Russia in un dialogo. “Non si può fare una mediazione con Putin, nessun Paese al mondo lo può fare”.

“Putin è come una belva feroce”

Zelensky ha affermato che “Putin è isolato al Cremlino e con la sua guerra di aggressione ha isolato la Russia nel mondo”. Il russo “è un piccolo leader che uccide non solo gli ucraini ma anche la sua gente per difendere la propria poltrona. Ogni giorno che le truppe ucraine respingono le forze russe ci avvicinano alla pace”. Vladimir Putin “è come una grande belva feroce, che attacca quando vede l’unità in Europa”, ha detto Zelensky a “Porta a porta”. “Noi non siamo ciechi – ha poi continuato -, vediamo come alcuni Paesi aiutano ad aggirare le sanzioni contro la Russia”.

L’Italia è il secondo paese dell’Unione Europea che Zelensky ha visitato dall’inizio della guerra, dopo la Francia. Oggi invece il presidente Zelensky si trova in Germania.

Sabato mattina Zelensky era stato accolto dal ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani. Mentre il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini (che ha posizioni molto più filorusse rispetto a Meloni e Tajani) ha detto la sua presenza lì non era “mai stata prevista”, anche se, sottolinea, non avrebbe avuto problemi nell’incontrare Zelensky.

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