La Russa in difesa di Meloni: “Non ha attaccato i giudici, ma i pm”

"Vedo che il governatore Emiliano critica il processo sull'ex Ilva, perché lui può e altri no?" ha dichiarato il presidente del Senato, sostenendo che sia necessario porre fine al doppiopesismo e poi procedere con una riforma della Giustizia che non sia affrettata ma approfondita ed efficace

Redazione
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Il presidente del Senato Ignazio La Russa, presente alla festa di Fratelli d’Italia a Lido degli Estensi ha affrontato il tema della riforma della Giustizia, analizzando i due casi di intreccio tra politica e magistratura che hanno avuto maggiore risonanza negli ultimi anni. Da un lato il caso Giovanni Toti, ex governatore ligure costretto a dimettersi a seguito di un’inchiesta per corruzione, e dall’altro quello su Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per non aver permesso lo sbarco di 147 migranti a Lampedusa cinque anni fa.

Due vicende che hanno destato un certo clamore, sia per le figure che ne sono protagoniste, sia per le implicazioni politiche che le inchieste della magistratura hanno portato con loro. Secondo La Russa, entrambi gli episodi confermerebbero la necessità di una riforma del sistema della Giustizia italiano, come sottolineato più volte dal Guardasigilli Carlo Nordio, che deve però essere affrontata con una certa attenzione e soprattutto con il riguardo che merita. Nessun balzo in avanti e nessuna decisione affrettata per accontentare l’una o l’altra parte, ma una discussione che riesca realmente a porre fine ai problemi che il sistema presenta.

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni

Il presidente del Senato ha poi colto l’occasione per prendere le difese del premier Giorgia Meloni, duramente attaccata per aver a sua volta difeso Matteo Salvini dalle accuse nei suoi confronti. La Russa ha cercato di chiarire come anche in questo caso la riforma della Giustizia avrebbe potuto evitare il fraintendimento, poiché “il Presidente del Consiglio non avrebbe attaccato i giudici ma i pubblici ministeri“.

La Russa: “I pm vogliono interpretare le norme

Nel corso della festa di FdI, La Russa ha deciso di esprimersi sul caso Open Arms, dando la sua lettura degli eventi e un suo commento. Secondo il presidente del Senato, il nodo della questione sarebbe la volontà della pubblica accusa “in processi come questo, di far prevalere la tesi che vuole affidare al pm il compito di interpretazione estensiva delle norme“. Un errore secondo il presidente, perché la giustizia non “dovrebbe interpretare le nome e correggere“, ma dovrebbe soloapplicare la legge“. Così, a causa di questo cortocircuito, Matteo Salvini sarebbe imputato in un processo in cui rischia sei anni di carcere.

Matteo Salvini, ministro dei trasporti
Matteo Salvini, ministro dei Trasporti

Giorgia Meloni, saputa la notizia, sarebbe intervenuta in difesa del suo vicepremier, sostenendo che “trasformare in un crimine il dovere di proteggere i confini italiani dall’immigrazione illegale è un precedente gravissimo“. Un tentativo di mostrare solidarietà a Salvini, che però è stato interpretato come un attacco diretto alla magistratura e che ha causato al premier diverse critiche. La Russa ha quindi voluto porre una domanda, nella speranza di porre fine all’ondata di odio contro il Presidente del Consiglio: “Vedo che il governatore Emiliano critica il processo sull’ex Ilva, perché lui può e altri no?“.

La Russa: “Il patteggiamento di Toti è corretto

Trattando poi il caso Giovanni Toti, La Russa ha sostenuto di ritenere corretta la decisione presa dall’ex governatore. Questo, infatti, avrebbe deciso di patteggiare con l’accusa, giungendo quindi ad una condanna equivalente ad un risarcimento di denaro che metterà fine alla vicenda. Una mossa inattesa, su cui sembrerebbe che non fossero informati neanche i vertici di governo. “Adesso la campagna elettorale non deve essere più giocata su di lui, sull’aspetto giudiziario” ha dichiarato il presidente, elogiando Toti per la sua scelta.

Giovanni Toti
Giovanni Toti, ex presidente della Liguria

“Vorrei che ci si concentrasse su quello che in Liguria il centrodestra con Toti riuscito a fare in Liguria, rivoltandola come un calzino” ha poi dichiarato il presidente, concludendo che aver tolto la questione giudiziaria è perfino un vantaggio per il centrodestra“, che si appresta a partecipare alle elezioni con il candidato Marco Bucci, attuale sindaco di Genova. La questione della riforma della Giustizia, però, rimane una questione aperta e grandemente dibattuta. La Russa ritiene che al momento non vi sia una vera e propria urgenza, vista anche la presenza di un procedimento già aperto sulla questione.

È un tema delicato, bisogna affrontare la riforma riuscendo assolutamente a far capire che non è uno scontro tra politica e magistratura” perché “senza questa pre-condizione diventa impossibile questa riforma“. Inoltre, secondo il presidente del Senato la strada giusta prevede un lavoro basato su questioni concrete e non ideologiche che portino davvero ad una riforma della giustizia. “Mi appello al mondo politica, di cui faccio parte, e al mondo giudiziario, di cui fanno parte gli avvocati come me, affinché si lavori a questa soluzione“, ha quindi concluso La Russa.

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