Ius scholae accende gli animi di Forza Italia, Gasparri: “Nessuna rivoluzione”

Il centrodestra allontana le voci su una possibile crisi di governo riguardante il tema della cittadinanza, mentre continua incessante lo scontro con le posizioni irremovibili della Lega

Redazione
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Il dibattito sulla legge di cittadinanza continua a tenere sulle spine la politica italiana. L’apertura di Forza Italia alla possibilità di una modifica dello Ius sanguinis, il diritto che al momento regola l’assegnazione della cittadinanza, infastidisce particolarmente Lega e Fratelli d’Italia, che temono che tale avvicinamento del partito di centrodestra a un tema caro alle opposizioni possa minare la stabilità del governo. Antonio Tajani ha tentato di minimizzare, sostenendo l’assenza di un “inciucio” con le sinistre e ribadendo che la decisione sia figlia della consapevolezza della necessità di un cambiamento all’interno del Paese.

Se lo scorso giovedì i leghisti hanno tentato di affossare il partito forzista, portando alla luce un video con protagonista Silvio Berlusconi che si dice contrario allo Ius scholae, ieri gli azzurri hanno risposto con durezza, pubblicando un nuovo video, in cui invece il Cavaliere si dice pronto ad aprire ad una riforma della cittadinanza. Insomma, nel centrodestra la situazione continua a provocare forti scompigli e si teme che l’allontanamento di FI possa aprire una frattura insormontabile.

Dalle opposizioni, intanto, giungono segnali di una certa ritrosia, una sfiducia nei confronti dell’avvicinamento di FI. Non tutti sono convinti che la posizione dei forzisti sia irremovibile, poiché si teme che questa apertura possa essere solo una cotta estiva che poi porterà all’ennesimo nulla di fatto. Lega e FdI sono fermi nelle loro convinzioni, contrari allo Ius scholae, ed ovviamente le opposizioni sono consapevoli che il favore di Forza Italia potrebbe rappresentare la spinta decisiva per l’approvazione della nuova norma sulla cittadinanza.

In un’intervista al QN, il generale eurodeputato Roberto Vannacci, ribadisce il suo no allo ius scholae e sulla posizione di FI dice: “Continuo ad affermare il mio principio, non sono io
quello che ‘rompo’, ma eventualmente è Forza Italia che lo fa poiché sino a qualche giorno fa era sulle mie stesse posizioni. Peraltro il cambio della legge sulla cittadinanza non ha mai
fatto parte del programma di governo con il quale Forza Italia ha fatto campagna elettorale
“.

Ius scholae, Forza Italia nega la crisi nel centrodestra

Il timore che la maggioranza di governo si trovi all’alba di una crisi irrecuperabile è allontanato duramente dai deputati di Forza Italia. Il tema della riforma della cittadinanza è esterno all’agenda di governo, per cui il partito di Antonio Tajani non è costretto ad allinearsi alle volontà degli altri due partiti. “Non posso obbligare nessuno ma non voglio ricevere obblighi” è questa la tesi del segretario forzista, che continua a ripetere che FI prende le sue decisioni tenendo in considerazione la linea politica seguita ormai da diversi anni.

La discussione sulla cittadinanza non può minare nulla” dichiara l’azzurro Maurizio Gasparri, allontanando ancora di più le voci di una crisi del centrodestra, sostenuto anche dalle parole della ministra Anna Maria Bernini e del sottosegretario dei trasporti Tullio Ferrante. Si è inserito poi nel dibattito anche il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, che ha sostenuto convinto: “Le regole che esistono sono importanti, forti e permettono tranquillamente di acquisire la cittadinanza e sono da escludere scelte che possono pregiudicare questo tipo di aspetto e valore“.

Secondo i forzisti, però, esisterebbero due punti nel programma elettorale del centrodestra che aprirebbero alla possibilità dello Ius scholae. Si tratterebbe dell’impegno comune a “favorire l’inclusione sociale e lavorativa degli immigrati regolari” e a “garantire flessibilità in uscita dal mondo del lavoro e accesso alla pensione, favorendo il ricambio generazionale“; entrambe queste prerogative sarebbero raggiungibili, secondo i forzisti, proprio attraverso lo Ius scholae.

Le parole di Gasparri

In un intervento pubblicato su Libero, il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri afferma: “Forza Italia è decisamente contraria allo ius soli, ovvero alla cittadinanza concessa per la sola nascita sul nostro territorio. Modalità che non garantisce una scelta consapevole e accompagnata da dieci anni di studi, che garantiscono l’integrazione che tutti a parole invocano. Oltretutto lo ius soli spingerebbe molte donne straniere a venire in Italia, magari per andarsene presto avendo acquisito, senza nessuna integrazione, un diritto a futura memoria per altri. Lo jus soli è una autentica follia.

Partiamo dalla sostanza della proposta, non certo nuova, fatta dal segretario di Forza Italia Antonio Tajani. Concedere, su richiesta, la cittadinanza italiana a chi, di origine straniera, abbia frequentato dieci anni di scuola in Italia. Si parla di ragazzi che, avendo iniziato la scuola a 6 anni avrebbero almeno 16 anni al momento del decimo anno di studi“, spiega.

La curiosità delle opposizioni sull’apertura di Forza Italia

Le opposizioni continuano ad assistere distanti alle polemiche del centrodestra, intenti a comprendere quanto possa essere affidabile la posizione di Forza Italia. Il pericolo che il partito della maggioranza decida di abbandonare la lotta per la cittadinanza per evitare una crisi di governo continua a tenere il centrosinistra sulle spine. L’apertura dei forzisti potrebbe essere un sostegno ingente alle proposte delle opposizioni, ma per il momento l’incertezza è troppa per esporsi apertamente.

Il presidente del Partito democratico, Stefano Bonaccini, ha dichiarato di “apprezzare molto le parole di Tajani” per poi aprire alla possibilità di un avvicinamento tra i due partiti. “Se Forza Italia vorrà fare sul serio, come spero, ci può essere una maggioranza persino parlamentare, trasversale sullo Ius scholae” ha dichiarato l’ex presidente dell’Emilia Romagna, per poi aggiungere: “Se quelle parole sono un’apertura vera, ci si mette a sedere subito e noi del Pd siamo pronti a discuterle immediatamente“.

Al dibattito si unisce anche la Chiesa con Gian Carlo Perego, vescovo di Ferrara e presidente della Fondazione Migrantes della Cei risponde a Repubblica: “Sul piano generale, sarei più favorevole allo Ius soli, perché la terra è di tutti. Ma sul piano politico credo sia possibile oggi la convergenza sullo Ius scholae. È un atto di intelligenza culturale, politica e sociale lavorare insieme su questo, una grande opportunità per valorizzare un capitale umano di studenti e famiglie”.

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