“L’oro olimpico dell’Italia nella pallavolo scatena la disputa sulla nazionalità“, così il Financial Times intitola un articolo dedicato alla polemica sulla cittadinanza italiana che nelle ultime settimane è esplosa nel Paese. Ius scholae o Ius soli, quale sarebbe il diritto migliore da adottare? Una domanda che è sorta, come ricorda Il Sola 24 Ore, a seguito della vittoria della medaglia d’oro da parte della squadra di pallavolo femminile alle Olimpiadi di Parigi 2024.
L’atleta Paola Egonu, italiana ma di origini straniere, ha subito duri episodi di razzismo, anche da parte di chi è tra i volti della politica. Dopo un atto vandalico subito da un murale che la rappresentava, la politica italiana ha iniziato a riflettere per cercare di trovare una soluzione al razzismo dilagante nel Paese. Così la modifica della normativa che regola l’assegnazione della cittadinanza è sembrato un buon metodo per risolvere il problema.
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La proposta di sostituire lo Ius sanguinis con lo Ius scholae, e forse con lo Ius soli, nasce dalle opposizioni ed è sostenuta anche da Forza Italia, ma è duramente ostacolata dalla Lega di Matteo Salvini. Anche in questo caso, quindi, si preannunciano duri scontri tra centrodestra e centrosinistra prima del raggiungimento dell’accordo su un tema così delicato e fondamentale.
L’articolo del Financial Times sullo Ius scholae
Il Sole 24 Ore riporta uno stralcio del contenuto dell’articolo del Financial Times sulla questione della cittadinanza, anche in questo caso collegata alla spiacevole situazione vissuta da Paola Egonu. Secondo la testata inglese, “il ritorno a casa della squadra di volley femminile ha anche acceso un dibattito su chi dovrebbe avere il diritto di ottenere la cittadinanza italiana, scatenando una polemica all’interno della coalizione di governo del primo ministro Giorgia Meloni“.
Il riferimento è al posizionamento di Forza Italia, che avrebbe aperto alle posizioni del centrosinistra sullo Ius scholae, ovvero alla possibilità di “riconoscere la cittadinanza ai minori stranieri che in Italia hanno completato uno o più cicli scolastici“, come riporta Il Sole 24 Ore. I vertici di Forza Italia hanno quindi annunciato che a settembre sarebbe prevista la definizione di una proposta di legge, che ha ottenuto l’approvazione di Azione, Italia Viva, Movimento 5 Stelle e Partito democratico.
Il processo, però, potrebbe essere rallentato dagli ostacoli posti dalla Lega, che si è dichiarata da subito contraria alla proposta. “Nel programma di governo non ci sono né Ius scholae né Ius soli” ha infatti dichiarato il leader Mattero Salvini, mentre il capogruppo alla Camera Tommaso Foti ha sostenuto: “La legge sulla cittadinanza non è nella nostra agenda“.
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