Italia Viva in festa, Renzi: “Siamo il centro e rovesceremo l’Europa”

Redazione
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“Al primo posto, nella classifica delle cose più difficili che ho fatto in vita mia, c’è la pedonalizzazione di piazza Duomo a Firenze, poi mandare a casa Conte”. Lo ha detto Matteo Renzi, intervenendo alla festa regionale di Italia Viva a Firenze.

“La terza – ha continuato – sarà la prossima ovvero rovesciare l’Europa. E questa sarà la prossima sfida bella che faremo. La partita del Centro è bella”.

 “Abbiamo tutte le carte in regola per fare un bel lavoro – ha aggiunto – dobbiamo scendere in campo per fare una bella battaglia, poi nei 9 mesi che verranno sono lotte senza quartiere“.

festa Italia Viva a Firenze
festa Italia Viva a Firenze

Nel suo intervento di ieri Renzi ha tracciato la linea politica che seguirà Italia Viva nei prossimi mesi, in vista delle elezioni amministrative del 2024 e delle regionali del 2025. Ha affermato che il suo sarà un partito di centro, che si pone come alternativa sia al centrodestra che al centrosinistra. Il partito, ha detto si concentrerà su temi come la crescita economica, la riforma della scuola e la lotta alla criminalità.

Renzi sul salario minimo: “Non mi fermo”

 Parlando ancora di sfide: “Sul salario minimo, se pensate che io mi fermi avrete 9 mesi di sfide quotidiane. La proposta del Pd sul salario minimo – ha spiegato Renzi – non si regge in piedi”.

“Noi nel 2018 abbiamo fatto una proposta: salario minimo tra 9 e 10 euro, ma poi è arrivato il no della Cgil. Perché guardano chi fa le proposte e contestano le persone, non le norme. Il salario minimo – ha sottolineato il leader di Italia Viva – alla Brunetta è una presa per i fondelli nei confronti degli italiani“.

Renzi: “Italia Viva ora è il centro”

 Sulla collocazione di Italia Viva in Parlamento, “io credo che la cosa rilevante di questo mese è che c’è un governo che non governa e un’opposizione che non sta facendo l’opposizione. Il governo ha messo la retromarcia mentre l’opposizione va in folle. Ed è in questo quadro che noi ‘siamo il centro’”, ha affermato Renzi.

“Poi vedremo nelle prossime settimane come gestiremo i gruppi – ha detto rivolgendosi ai giornalisti – o tentiamo noi di fare qualcosa, oppure l’Italia andrà in crisi”.


Renzi sulla legge di bilancio: “Mancano 30 miliardi”   

Per quanto riguarda la legge di bilancio, “mancano 30 miliardi  – ha aggiunto il direttore del Riformista – e non hanno nemmeno gli occhi per piangere. Dunque , invece che fare tante promesse e giratine show (come quelle che sta facendo la Meloni), si concentrino sull’abbassare le tasse. Gli unici che abbassano le tasse siamo noi, ed attualmente siamo all’opposizione”.


Renzi sulla strage di Ustica: “Amato dica tutto quello che sa”

Matteo Renzi ha poi ricordato la strage di Ustica: “Oggi è un giorno di dolore per l’Italia – ha detto Renzi – 43 anni fa, un aereo civile, il DC9 dell’Itavia, precipitava nel mare di Ustica, uccidendo tutti i 81 passeggeri a bordo. Una tragedia che ha sconvolto il Paese e che ancora oggi non ha trovato una verità definitiva.

I familiari delle vittime – ha spiegato – hanno sempre chiesto giustizia, e noi non possiamo farli aspettare ancora. Dobbiamo fare di tutto per arrivare alla verità, anche se questo significa riaprire le indagini e confrontarsi con le autorità francesi.

Non dimentichiamo le vittime di Ustica, e non dimentichiamo i loro nomi. Per loro, e per tutti i cittadini italiani, dobbiamo continuare a lottare per la verità.” Renzi ha inoltre ricordato che, durante il suo mandato da Presidente del Consiglio, ha firmato la direttiva che ha portato alla desecretazione di tutti i documenti relativi alla strage di Ustica. Questo passo, ha detto, è stato fondamentale per consentire agli investigatori di proseguire le indagini e ai familiari delle vittime di conoscere finalmente la verità.

L’ex premier toscano ha concluso il suo discorso con un appello alle autorità italiane e francesi, in particolare a presidente Emmanuel Macron: “Non lasciamo che la strage di Ustica resti un mistero. Facciamo di tutto per arrivare alla verità, per i familiari delle vittime, per l’Italia.

Renzi ha poi ricordato che Italia Viva è impegnata a sostenere le richieste dei familiari delle vittime di Ustica. Il partito, ha detto, si batterà per la verità e la giustizia per le vittime di questa tragedia.

Sull’intervento di oggi di Amato, Renzi ha espresso tutta la sua perplessità sul modo in cui è intervenuto: “Se ha qualche elemento in più, e io immagino che de lo abbia, non può limitarsi a un’intervista alla pur prestigiosa testata di Repubblica.

C’è un impegno nei confronti delle istituzioni di questo paese di parlare di certe cose con cognizione di causa e con dovizia di particolari. Dica tutto quello che sa nelle sedi opportune, altrimenti sembra un messaggio in bottiglia e con 81 vittime non si fanno i messaggi in bottiglia

Renzi a Elly Schlein: “Invitami a Ravenna e facciamo un dibattito io e te sul Jobs act”

Infine non manca la polemica contro Elly Schlein sul salario minimo e soprattutto sul Jobs Act: “Vorrei chiedere alla Schlein se mi invita alla festa dell’Unità di Ravennaz. Hanno invitato, io l’unico escluso. Dico a Elly: invitami e facciamo un dibattito io e te sul jobs act. Se non vuoi che io venga a Ravenna, vieni tu a Santa Severa alla Festa di Italia Viva la settimana dopo.

“Se Elly Schlein non se la sente io do la mia disponibilità a fare un dibattito a Ravenna o a Santa Severa con altri dirigenti del Pd. Dario Franceschini, Graziano Del Rio, Debora Serracchiani, Lorenzo Guerini, Marianna Madia, Andrea Orlando, Nicola Zingaretti, Gentiloni, Letta. Sono disponibile anche a farlo con Bersani, con lui lo farei a Taranto perché mi ricorda cosa ha fatto lui per ilva e cosa ho fatto io per ilva. Abbiano il coraggio di fare un dibattito sul jobs act, che hanno votato!”

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