Una collaborazione sui migranti per avere più stabilità nel Mediterraneo. Ma anche sviluppo del territorio e lotta al cambiamento climatico, soprattutto in vista dell’appuntamento con la Cop in programma a Dubai a fine 2023. Questi i temi che il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha affrontato nel corso della sua visita lampo, tenuta domenica ad Abu Dhabi, dove ha incontrato il suo omologo Abdallah bin Zayed Al Nahyan.
Le parole di Tajani
Per l’esponente dell’esecutivo Meloni la visita è stata “molto positiva, si è ribadita l’amicizia strategica fra i nostri due Paesi su tutto ciò che riguarda la politica estera”. Sul tavolo in particolare la situazione in Africa, dove gli Emirati sono uno dei principali investitori, più della Cina. Su questo fronte, resta in piedi la volontà, già espressa dalla premier Meloni, di tenere una conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni a Roma, prima della pausa estiva, invitando numerosi Paesi africani, arabi e istituzioni multilaterali.
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La questione ambientale
Dall’altra parte del tavolo, gli Emirati ottengono da Roma il sostegno italiano per la conferenza Cop sul clima, che si terrà a fine anno a Dubai. “La presidenza emiratina può essere all’avanguardia – dichiara Tajani – l’Italia è in grado di dare un contributo e lo faremo in tutti i modi possibili, perché riteniamo che il tema della lotta al cambiamento climatico fatto in maniera pragmatica e non ideologica sia fondamentale”.
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