“Una scelta improvvisata e scellerata quella fatta dal governo di Giuseppe Conte, di aderire alla via della Seta”. Lo afferma il ministro della difesa Guido Crosetto, in un’intervista al Corriere della Sera.
“La Cina è un competitor, ma è anche un partner. Quindi – spiega il ministro – dobbiamo tornare sui nostri passi senza compromettere i rapporti”.
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“Purtroppo la guerra in Ucraina, nessuna sa quando terminerà – continua Crosetto – siamo in un punto fermo, che ci costringe a pensare a tempi molti lunghissimi. Lo dico con ramarico e tristezza – sottolinea il ministro della difesa – la controffensiva di Zelensky ha trovato enormi ostacoli, in quanto le trincee russe rendono difficoltosi gli attacchi. Quindi la fine della guerra potrebbe essere determinata da una scelta politica. In fin dei conti – evidenza il ministro – i tempi dei paesi a occidente sono diversi da quelli dei paesi dispotici”.
“Viviamo in un’epoca – sottolinea Crosetto, in riferimento all’insofferenza delle opinioni pubbliche occidentali nei confronti della guerra, e sulla poca solidarietà verso i popoli aggrediti – in cui se qualcuno disturba il via vai quotidiano, ci dimentichiamo totalmente i due valori fondamentali: la libertà e la democrazia. Tutto questo pesa. E in maniera paradossale, proprio questo, potrebbe dimostrarsi un valido elemento per ottimizzare i tempi per la pace. E poi – conclude Crosetto – le presidenziali americane sono sempre più vicine e potrebbe influenzare la posizione degli Usa”.
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