Hezbollah e il Golan, l’allarme di Crosetto alla Camera

Crosetto ha avvertito che l'attacco di Hezbollah nel Golan "rischia di provocare una tragica escalation degli eventi in Medio Oriente"

Redazione
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Questa mattina, presso la Biblioteca del Presidente della Camera, è stata convocata la Conferenza dei capigruppo al termine dell’informativa urgente del ministro della Difesa, Guido Crosetto. La riunione si è resa necessaria dopo le accese proteste dell’opposizione in merito all’esame del disegno di legge sulla Sicurezza (ddl Sicurezza).

Chiara Braga, capogruppo del Partito Democratico alla Camera, ha espresso in Aula le sue preoccupazioni per il comportamento della maggioranza durante la discussione del ddl Sicurezza: “Questa notte, in una riunione fiume delle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia su un provvedimento che non ha scadenza e che non è contingentato, ci sono stati molte forzature, minacce e intimidazioni nei confronti dei deputati delle opposizioni. Un comportamento inaccettabile da parte della maggioranza per il quale chiediamo la convocazione al più presto della conferenza dei capigruppo”.

Informativa urgente di Crosetto: rischi e impegni internazionali

Durante la sua informativa urgente alla Camera, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha affrontato diverse questioni cruciali emerse dal recente vertice Nato di Washington.

Crosetto ha avvertito che l’attacco di Hezbollah nel Golan “rischia di provocare una tragica escalation degli eventi in Medio Oriente”. Tuttavia, ha rassicurato che i militari italiani in Libano “non sono oggi più a rischio che nei mesi scorsi: non sono un target diretto secondo la nostra intelligence ma potrebbero essere coinvolti incidentalmente nei confronti sempre più frequenti tra le parti”.

L’Italia è sestultima all’interno della Nato per il rapporto spese difesa/Pil, con un valore dell’1,53%. Crosetto ha sottolineato l’impegno dell’Italia per raggiungere il 2% del Pil entro il 2028, un obiettivo difficile ma necessario per la credibilità di modernizzazione della difesa e delle capacità di deterrenza dell’Alleanza.

Nomina di Javier Colomina

Il ministro ha espresso critiche sulla recente nomina di Javier Colomina a rappresentante speciale dell’Alleanza per i rapporti con i Paesi della sponda Sud del Mediterraneo. Secondo Crosetto, questa decisione, presa dal segretario generale uscente, “riduce drasticamente il potenziale dell’incarico, diluito all’interno degli altri già ricoperti da Colomina”.

Strategia per la stabilità in Libano

Crosetto ha delineato una strategia su tre binari per affrontare la delicata situazione in Libano: “Rafforzare le forze armate libanesi, sensibilizzare le Nazioni Unite sulla piena attuazione della risoluzione 1701 e garantire la sicurezza del contingente italiano impiegato in Unifil”. Ha ribadito che la presenza di oltre 10.000 militari della missione Unifil può rappresentare un elemento di pacificazione, ma ha anche evidenziato la necessità di garantire la sicurezza di questi militari.

Adesione dell’Ucraina alla Nato

Infine, Crosetto ha confermato “l’irreversibilità del percorso che condurrà l’Ucraina a una graduale adesione all’Alleanza, complementare anche al suo ingresso nell’Unione europea”. Ha esortato gli alleati a non sottostimare le sfide che arrivano dal fianco Sud dell’Europa, considerandole insidiose e rischiose.

Le tensioni politiche interne e le delicate questioni internazionali sono al centro del dibattito politico italiano, con il governo impegnato a gestire sia le critiche interne sia le responsabilità sul palcoscenico globale. La convocazione della Conferenza dei capigruppo e l’informativa urgente del ministro Crosetto riflettono la complessità delle sfide che l’Italia deve affrontare.

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