Guidi (FdI): “Disabilità? La sinistra parla molto, la destra agisce”

Redazione
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L’ex ministro risponde in un’intervista sugli impegni politici del presente e del futuro: in cantiere un progetto ambizioso

“Non voglio dare la patente di buono o cattivo a nessuno, ma semplicemente verificare lo stato dell’arte sulla consapevolezza che i singoli parlamentari hanno del tema della disabilità”. Così l’ex ministro della famiglia, Antonio Guidi, oggi senatore di FdI, in un’intervista per Il Giornale, in cui spiega la sua idea, ora work in progress, di verificare la conoscenza di base sulla disabilità di coloro che sono chiamati a legiferare su un tema così delicato.

Operare sul presente, per garantirci un futuro

“Le grandi leggi nascono dai governi precedenti in cui la sinistra era assente – prosegue il senatore alla domanda sull’operato della sinistra rispetto alla disabilità – La sinistra è molto brava a parlare, ma poco a concretizzare. Per la disabilità ha fatto veramente poco. Io faccio sempre l’esempio dell’uomo disperso nel deserto. La sinistra gli dà un bicchiere d’acqua per sopravvivere e per condizionarlo, ma non un fiasco d’acqua per risolvere i problemi. La destra parla meno e concretizza di più”.

Sui piani futuri l’onorevole Guidi risponde così: “Progettualità, attuazione e verifica sono le basi da cui si deve ripartire. Credo che la sfida fondamentale sia evitare che ciò che è ‘dopo di noi’ diventi un incubo. Per fare questo, serve valorizzare, per quanto possibile, le strutture socio-riabilitative territoriali e che evitino l’istituzionalizzazione. Se questa deve avvenire, deve avvenire tenendo conto di alcuni principi fondamentali, ossia dichiarare di avere un reale contatto con le persone. Infine, prima di garantire il ‘dopo di noi’ va garantito il ‘con noi’, ossia si deve pensare anche al presente”.

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