“Roma sta investendo sull’acqua più di 2 miliardi, perché la considera un bene fondamentale“, ha spiegato ai microfoni de Il Difforme il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, ospite presso l’Aula dei Gruppi parlamentari della Camera, dove questa mattina si è svolto il convegno “Acqua, cura della risorsa e accesso universale“. Un incontro propedeutico al Forum Euromediterraneo dell’Acqua di Roma 2026, che ha riunito istituzioni, esperti e rappresentanti del mondo accademico e internazionale per discutere le sfide legate alla gestione sostenibile delle risorse idriche e al diritto universale all’acqua.
Proprio su questo fronte, il primo cittadino ha sottolineato l’intenzione dell’amministrazione capitolina di trasformare il progetto degli investimenti sull’acqua in una linea comune che sia condivisa a livello europeo e internazionale. “Ci piace che Roma, che d’altronde è stata la città che forse ha storicamente costruito più politiche pubbliche sull’acqua e per l’acqua, sia una grande piattaforma globale di riflessione su questo tema“.
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“Roma è stata anche la città che ha avuto il primo acquedotto e che ha avuto funzionari pubblici dell’acqua“, ha ricordato il primo cittadino, ponendo l’attenzione sulla storia della città che ancora oggi risulta fondamentale in questi ambiti. Queste stesse risorse, poi, sono state trasferite e adeguate ad altri grandi centri italiani e ad oggi restano centrali nella vita economica e sociale dell’uomo. Un esempio fondamentale resta la Cascata della Marmore, costruita nel 271 a.C. e ancora oggi cruciale nei progetti della città di Terni.
Nel 2026, quindi, la Capitale ospiterà il Forum Euromediterraneo dell’Acqua, in quanto parte del comitato One Water Italy, con l’obiettivo di lanciare quello che è stato definito “il grande patto dell’acqua“, ovvero una strategia che mette al centro politiche pubbliche e private al fine di valorizzare questa risorsa fondamentale, che è “centro di tutte le dimensioni della vita umana, sia dal punto di vista individuale che civile e sociale“.
A partire da questa consapevolezza, quindi, il primo cittadino ha sottolineato come sia necessario un “salto di qualità” sia in riferimento agli investimenti che alla diffusione di una reale consapevolezza nei cittadini, al fine di coinvolgerli nel processo di valorizzazione e protezione di questa risorsa. “Come Roma Capitale stiamo cercando di fare la nostra parte. Abbiamo investimenti per circa 2,6 miliardi sull’acqua“, ha evidenziato il sindaco, chiarendo che il fine di queste risorse è quello di affrontare la complessa sfida del governo dell’acqua in modo programmatico e complessivo.
“Servono investimenti per diminuire le perdite, che ora sono state ridotte al 27% rispetto al 41% del 2020, ma vogliamo andare avanti e fare meglio, vogliamo arrivare fino al contenimento del 25%“, ha aggiunto Gualtieri mettendo in luce l’operatività della Capitale, che si sta muovendo sotto la sua amministrazione al fine di organizzare interventi su reti fognarie e collettori anche nelle periferie. L’auspicio è infatti quello di dare attuazione al grande piano di recupero e utilizzo dell’acqua in una Capitale che ospita 3 milioni di residenti ma che ha 5 milioni di usi effettivi.
Agire concretamente su queste problematiche, non solo “evocandole“, ma di fatto investendo e lavorando per portare risultati ai cittadini, è quindi l’obiettivo dell’amministrazione Capitolina, coinvolta in nuovi progetti e consapevole delle difficoltà che devono essere superate efficacemente in tempi brevi, anche in considerazione del Giubileo in corso.
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