Governo: introdotta “stretta” sulla Corte dei Conti su spese Pnrr

Martina Onorati
2 Min di lettura

Nell’emendamento la proroga di un anno fino al 30 giugno 2024 dello scudo erariale e la “stretta” alla Corte dei Conti

Il governo ha depositato – a quanto si apprende – gli emendamenti al dl sulla Pa, che introducono la cosiddetta “stretta” sulla Corte dei Conti.

L’emendamento del governo al dl Pa, presentato in commissione alla Camera, contiene due norme diverse riguardanti i controlli della Corte dei Conti. La prima è una proroga di un anno fino al 30 giugno 2024 del cosiddetto scudo sulle norme riguardanti il danno erariale. La seconda norma invece sottrae al cosiddetto controllo concomitante, cioè in itinere, della Corte dei Conti su tutte le spese dei fondi del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Il controllo concomitante è quello, secondo quanto prevede la legge, che può essere chiesto dalle Commissioni parlamentari.

“All’articolo 22, comma 1, primo periodo, dopo le parole: “dell’economia nazionale” – si legge infatti nell’emendamento depositato dal governo e visionato dall’Adnkronos – sono inserite le seguenti: “ad esclusione di quelli previsti o finanziati dal Pnrr , di cui al regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021 ovvero dal Piano nazionale per gli investimenti complementari di cui al decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° luglio 2021, n. 101”.

© Riproduzione riservata

Condividi questo Articolo