Giustizia, dal Cdm via libera a pagelle per i magistrati ma niente test psicoattitudinali

Sulla Giustizia, in caso di valutazione non positiva o negativa di un magistrato vengono previste delle penalizzazioni economiche e di carriera

Redazione
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I due decreti legislativi sulla Giustizia hanno il via libera dal Consiglio dei ministri. I provvedimenti riguardano l’okay alle cosiddette ‘pagelle’ per le toghe ma nessun test psicoattitudinale.

Giustizia: in cosa consistono le pagelle

L’ipotesi sui test psicoattitudinali per l’ingresso alla magistratura era nata da un’osservazione avanzata dall’esecutivo al tavolo con i tecnici ma ha avuto una battuta d’arresto. Il via libera dal Cdm riguarda invece le pagelle per le toghe, vale a dire delle valutazioni dell’operato della magistratura. Il ‘fascicolo del magistrato’ comprenderà numeri, dati e giudizi compilati dai vertici degli uffici giudiziari, i procedimenti pendenti, l’esito delle richieste o dei provvedimenti resi nelle fasi del processo, i verbali delle udienze.

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Giustizia

Sarà lo stesso Csm a valutare la toga con delle promozioni o in caso contrario, bocciature ogni quattro anni a partire dalla data della nomina. L’esame in questione verrà considerato come concluso dopo la settima valutazione, cioè dopo 28 anni di carriera.

Giustizia: cosa succede con giudizio negativo

Sulla Giustizia, in caso di valutazione non positiva o negativa di un magistrato vengono previste delle penalizzazioni economiche e di carriera. Attualmente, dopo una valutazione negativa, per non essere escluso dalla magistratura il magistrato doveva avere obbligatoriamente una valutazione positiva mentre con il via libera dei due dl, da ora può esserci anche una valutazione non-positiva. In questo caso la toga resta in magistratura e sarà rivalutato dopo un anno, perdendo un aumento di stipendio e la possibilità di salire di carriera. 

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