Giambruno debutta con Salvini, il vicepremier: “Superate le divergenze io e Giorgia restiamo uniti”

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In occasione della kermesse “La Piazza” di Ceglie Messapica, organizzata da Affaritaliani.it, Andrea Giambruno ha debuttato a sorpresa come conduttore, intervistando il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Giambruno, noto per essere l’ex compagno di Giorgia Meloni, ha esordito sottolineando il legame personale con Salvini: “Mi fa molto piacere ripartire con questa intervista al ministro Matteo Salvini, con il quale abbiamo un rapporto personale”.

Durante l’intervista, Giambruno ha mantenuto un tono formale, dando del lei al vicepremier e affrontando temi caldi, come il recente vertice di maggioranza. Ha chiesto a Salvini se ci fossero state divergenze significative o se i dissidi fossero stati esagerati dai media. Salvini, rispondendo, ha ammesso che qualche difficoltà c’è stata, in particolare su temi come l’immigrazione, lo ius soli e lo ius scholae, ma ha rassicurato che la priorità rimane il programma comune del centrodestra:La nostra Bibbia è il programma, l’unità del centrodestra è fondamentale e continueremo senza sbavature per i tre anni che ci mancano”. Ha inoltre dichiarato di aver “sgomberato il campo dai temi che ci dividono” e di essersi concentrati su questioni come stipendi, tasse e pensioni.

L’intervista ha offerto anche uno spaccato dei rapporti personali all’interno della maggioranza. Giambruno ha chiesto se un rapporto umano tra i membri del governo potesse facilitare il lavoro, e Salvini ha risposto affermativamente, sottolineando l’importanza di un dialogo che vada oltre la politica. Il ministro ha scherzato sul suo aumento di peso durante le vacanze, creando un momento di complicità con Giambruno, anch’egli alle prese con qualche chilo di troppo.

Salvini non ha perso l’occasione per lanciare frecciate sul tema dell’Autonomia, criticando il sindaco di Milano, Beppe Sala, per il suo cambio di posizione sulla riforma, definendolo “disinformato di sinistra”. Ha inoltre parlato della vicenda Vannacci, esprimendo il suo dispiacere se il generale, con cui si sente quotidianamente, dovesse essere utilizzato come “taxi” politico.

L’intervista si è conclusa con un riferimento alla percezione della realtà da parte della stampa, con Salvini che ha denunciato una certa dissonanza, in particolare sul tema dell’immigrazione, ricordando il suo processo per sequestro di persona legato al blocco di uno sbarco e la divergenza di opinioni tra i vescovi africani e quelli italiani su come gestire le partenze dei migranti.

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