Gasparri vs De Benedetti: “Una vergogna il silenzio dell’informazione di fronte offese intollerabili”

Redazione
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“Se De Benedetti dà del “demente” al Presidente del Consiglio quasi tutti tacciono”, così il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (FI), contro le “offese” a Giorgia Meloni da parte dell’editore di “Domani” Carlo De Benedetti

”È incredibile il conformismo di gran parte del mondo dell’informazione italiana. Se un esponente del centrodestra dice qualcosa di non gradito si aprono polemiche colossali, pagine e pagine su questa o su quella virgola. Se De Benedetti dà del “demente” al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni quasi tutti tacciono. È una vergogna”. Così afferma il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, di Forza Italia contro le “offese” a Giorgia Meloni da parte dell’editore di “Domani” Carlo De Benedetti nel corso del festival del quotidiano a Modena, in un dibattito con la leader Pd Elly Schlein. “Giorgia Meloni dimostra demenza, perché è contro l’interesse suo e del nostro Paese”, ha affermato De Benedetti, riferendosi all’ultimo Consiglio europeo e alle dichiarazioni pronunciate al termine dalla premier improntate alla soddisfazione per l’esito del vertice.

CARLO DE BENEDETTI EDITORE IL GIORNALE
CARLO DE BENEDETTI EDITORE DI “DOMANI”

“Questo modo di gestire la comunicazione è spregevole – continua il Senatore – e offende tutto il mondo del giornalismo al quale appartengo da decenni. De Benedetti pare abbia licenza di insulto nei confronti del Presidente del Consiglio, altri vengono crocifissi per qualsiasi ragione”.

“De Benedetti – sottolinea Gasparri – è un personaggio inqualificabile. Un autentico provocatore. Basta vedere cosa ha detto dei suoi figli. Ma il problema non è De Benedetti, sul quale la storia ha già espresso il giudizio che merita un personaggio simile. Il problema è l’informazione taciturna di fronte a questi atteggiamenti offensivi e intollerabili. Un mondo in cui troppi vivono in ginocchio. Peggiori di De Benedetti sono i fantocci silenti. E alcuni del resto sono stati a lungo suoi dipendenti e scrivono editoriali di fuoco contro questo e contro quello. Anche oggi se ne trovano sui giornali. Ma uomini si nasce, nanetti alla corte di De Benedetti si diventa”, conclude.

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