Salvini reagisce al tema degli aumenti delle bollette, sostenendo che il Carroccio sia pronto a votare misure urgenti per il contenimento dei costi energetici
Matteo Salvini, in un appuntamento elettorale a Napoli, esprime la sua preoccupazione sulla questione energetica e l’aumento delle bollette. Il leader del Carroccio sente la pressione dei rincari e attacca il governo: «Noi chiedemmo mesi fa un investimento maggiore, uno scostamento di bilancio e ci dissero di no. Adesso tutti si accorgono che settembre e ottobre rischiano di essere devastanti per le famiglie e per le imprese».
Poi la richiesta: «Se Draghi porta in Cdm o in Parlamento anche la prossima settimana un provvedimento da miliardi, da decine di miliardi per sostenere famiglie e imprese il voto della Lega è assicurato».
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La spesa per i prezzi del gas, stima Salvini, si aggirerebbe attorno ai 30 miliardi di euro: «Il problema sono le case di riposo, scuole materne uffici pubblici, non solo le case private, negozi e imprese. Qualcuno a sinistra dirà “Ah, l’ha sparata”. Io penso che un piano di emergenza nazionale luce e gas sia fondamentale».
Sull’eventuale imposizione di un tetto massimo per l’energia da parte dell’Unione europea, il capo della Lega si trova d’accordo, ma propone anche la valutazione di strade alternative quali l’importazione e l’estrazione di gas, la liberazione degli impianti dalla burocrazia e la scommessa sulle rinnovabili ma anche sul controverso nucleare.
«Se il prezzo non scende, il prossimo Governo dovrà razionare luce e gas a partire dalle imprese. Vorrei evitarlo – continua Salvini che infine chiude – L’ha già detto Macron, e la Francia oltretutto ha decine di reattori nucleari operativi. Noi non ce l’abbiamo, importiamo solo energia dall’estero, quindi se non si interviene il rischio di decidere chi si riscalda e chi no, chi accende la luce e chi no è assolutamente concreto».
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