Dialogo, confronto, rinascita e innovazione, sono questi i temi principali che il G7 Turismo affronterà in questi giorni, nella magnifica cornice del Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, a Firenze, come spiegato dalla ministra Daniela Santanchè, che ha presieduto l’evento e proceduto ad un discorso inaugurale che ha fissato i punti focali del summit, mettendo in luce l’interesse italiano a far crescere il settore e soprattutto ad incentrarlo sulla figura umana.
La ministra ha infatti ricordato come gli ambiti professionali che gravitano intorno al turismo possano risentire fortemente dell’influenza dell’Intelligenza Artificiale, rischiando di perdere la parte umana del lavoro e ovviamente di diminuire le figure professionali finora necessarie in questo settore. Santanchè ha poi ricordato che il turismo nesce come un insieme di elementi diversi, tutti tra loro legati e in collaborazione, tra cui però potrebbero crearsi difficoltà.
“Il nostro sforzo, ritengo, dovrà essere invece quello di armonizzare questi fattori che non possono sviluppare tutto il rispettivo potenziale gli uni in assenza degli altri, tenendo ben presenti le nostre responsabilità come gruppo di economie che figurano tra le principali destinazioni e origini dei flussi turistici internazionali” ha infatti dichiarato la ministra, sottolineando l’importanza che il comparto turistico italiano ricopre all’interno dell’economia nostrana.
Santanchè: “Il settore è chiamato ad un profondo rinnovamento”
La ministra del Turismo ha sottolineato che al momento l’Italia non può negare la necessità di un rinnovamento dell’intero settore turistico. “Così come il Rinascimento fu un momento di rinascita e innovazione, oggi anche il turismo è chiamato a un profondo rinnovamento, che guardi al futuro senza dimenticare le radici storiche e culturali che ci uniscono” ha infatti dichiarato Santanchè, ricordando che ad oggi l’obiettivo è quello di rendere il turismo più attrattivo e allo stesso tempo sostenibile.
Inoltre, il G7 si concentrerà sulle possibilità che il settore può garantire alle comunità e alle realtà che quotidianamente vivono il turismo sul territorio. “Dobbiamo permettere una distribuzione ordinata dei flussi turistici nello spazio e nel corso dell’anno, per assicurare una crescita e uno sviluppo che rispetti le comunità locali e l’ambiente” ha sostenuto la ministra, evidenziando che è ormai indispensabile superare quegli schemi che propongono un’incompatibilità tra turismo e natura o tra turisti e popolazione locale.
Lo sforzo del G7 sarà proprio quello di tentare di “armonizzare” ambiti che al momento sembrerebbero incapaci di una convivenza pacifica, proprio perché “per sua natura il turismo richiede approcci coordinati tra diverse amministrazioni e diversi livelli di governo e un’attenta collaborazione e dialogo con le comunità locali e con il settore privato“. Nello specifico, ha poi ricordato Santanchè, il turismo è vitale per le piccole realtà, che sarebbero però le stesse messe maggiormente in difficoltà dallo sviluppo digitale e dall’Intelligenza Artificiale.
Proprio in considerazione di ciò, Santanchè ha messo in evidenza che nelle prossime sezioni del G7 saranno affrontati “temi cruciali, come la creazione di opportunità di lavoro e lo sviluppo di competenze professionali per affrontare le grandi sfide che si presentano anche per le prospettive concrete del futuro dei giovani” e “temi che plasmeranno il futuro del turismo e delle nostre economie, a partire dall’IA“. La ministra ha infatti ricordato che, seppur queste realtà effettivamente migliorino le esperienze dei viaggiatori e dei turisti, devono essere sempre calibrate rispetto alla presenza umana.
“Al centro di ogni innovazione tecnologica deve rimanere sempre l’uomo” ha infatti sottolineato Santanchè, ricordando che “le nostre scelte devono essere guidate da un approccio etico, che ponga il benessere delle persone, la loro sicurezza e la qualità dell’esperienza turistica come priorità assolute“.
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