Prendono il via i lavori del G7 dei Ministri dell’Interno a Mirabella Eclano, in provincia di Avellino, che affronterà tematiche quali sicurezza interna, cibersicurezza, migrazione e droghe sintetiche. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha aperto ufficialmente la riunione salutando le delegazioni estere e sottolineando l’opportunità di “delineare delle linee strategiche comuni” sui temi che saranno affrontati nelle sessioni di oggi e domani. A presenziare l’incontro il vice presidente della Commissione europea e la Commissaria per gli Affari Interni, i Ministri dei Paesi Terzi invitati e i rappresentanti delle organizzazioni internazionali Interpol, OIM, UNHCR, UNODC.
Il programma del G7
Piantedosi ha aperto il G7 facendo un discorso alle delegazioni internazionali riguardo alla loro responsabilità, in quanto ministri dell’Interno e della Sicurezza, di contrastare le minacce alla società e ai valori democratici. “Siamo responsabili di garantire la sicurezza dei nostri concittadini, una condizione essenziale per il pieno sviluppo dei diritti individuali e sociali” ha dichiarato. Piantedosi è sicuro che le delegazioni sapranno trovare le strategie migliori per affrontare le sfide comuni di cui si parlerà durante la ministeriale, “ponendoci come punto di riferimento nella Comunità Internazionale”. E si augura che sarà una riunione “che rinsalderà la comune visione dei Paesi G7 in un momento così delicato dal punto di vista storico e geopolitico”.
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Ha poi illustrato il programma, spiegando che la prima sessione del G7 si concentrerà sui “riflessi negativi” derivanti dalla situazione bellica in Medio Oriente e Ucraina. Queste guerre in atto, come spiegato da Piantedosi, stanno contribuendo a creare una “polarizzazione nelle nostre società incrementando il rischio che alcuni soggetti aderiscono a delle ideologie violente arrivando a commettere atti terroristici nei nostri territori”. Quindi è fondamentale non farsi trovare “impreparati” e “affinare le capacità di prevenire”.
La seconda sessione tratterà invece di cibersicurezza, affrontata “sia dal punto di vista dei fenomeni criminali presenti online sia nella prospettiva di protezione degli utenti del web, specialmente quelli più vulnerabili”. Ci sarà poi un focus sulle nuove frontiere delle investigazioni finanziarie per contrastare l’uso illecito delle criptovalute, “su cui vantiamo una expertise all’avanguardia”. Il dibattito si occuperà poi della prevenzione e contrasto alla diffusione delle droghe sintetiche, in particolare si parlerà di Fentanyl, “per evitare che l’abuso di queste sostanze continui a fare vittime”, ha dichiarato il ministro.
Questa sera ci sarà il concerto della banda della Polizia, “un’eccellenza nel campo musicale di cui andiamo fieri”, dopo il quale si terrà la cena di lavoro dedicata all’Intelligenza Artificiale, con degli ospiti di livello internazionale: il direttore generale alla Ue Roberto Viola e la vice presidente di Open Ai Anna Makanju. Il focus tratterà dei rischi e delle opportunità che l’IA ci offre nel campo della sicurezza e della prevenzione del crimine.
Domani mattina si affronterà la questione delle migrazioni e in particolare si parlerà delle “strategie di contrasto all’odioso crimine internazionale del traffico di migranti, con un focus geografico sull’Africa occidentale e sub-sahariana”. Nella prima parte saranno presenti anche i colleghi di Algeria e Libia, l’Alto Commissario per i rifugiati e la direttrice generale di Oim, “che offriranno il loro prezioso punto di vista su questo importante tema”. Mentre nella seconda parte, resteranno i soli Paesi del G7 e la Commissione Europea, “così potremo concentrarci sull’adozione dell’Action Plan anti smuggling in adempimento del mandato ricevuto dai nostri leader al summit in Puglia dello scorso giugno” ha dichiarato Piantedosi.
L’intervista al Tg1
Poco prima dell’apertura del G7, il ministro è stato intervistato dal Tg1, nel quale ha rassicurato l’Italia sulle possibili minacce conseguenti l’escalation in Medio Oriente, anche tenendo in considerazione le manifestazioni non autorizzate in programma sabato prossimo. Piantedosi ha dichiarato che in Italia non “parlerei di allarme, ma
di grande attenzione“. Riguardo ai divieti delle manifestazioni ha dichiarato che il problema è la minaccia all’ordine pubblico e ha promesso che si cercherà di gestire sempre il tutto tenendo in considerazione la libertà d’espressione, ma “garantendo comunque la sicurezza dei cittadini”.
Ha poi ringraziato i questori e le autorità di pubblica sicurezza che stanno facendo tutto ciò che è in loro potere per gestire il fine settimana con serenità. “Dopo gli attacchi delle ultime ore contro le ambasciate israeliane in Scandinavia cresce il livello di allerta”, ha commentato il ministro. Nel tg1 ha parlato anche del fatto che il G7 potrebbe rivelarsi un’occasione per trovare una politica comune europea per il contenimento dei flussi e soprattutto di apertura ai canali regolari d’ingresso e lotta all’azione dei trafficanti.
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