Sono in programma da oggi due eventi internazionali politicamente importanti sul territorio italiano, in particolare nella regione Lazio, in cui si incontreranno i leader di buona parte del pianeta per discutere degli equilibri globali. A Roma si terrà la decima edizione dei Med Dialogues, mentre a Fiuggi e ad Anagni ci sarà l’ultima riunione dei ministri degli Esteri del G7, presieduta dal vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Dalla Farnesina hanno fatto sapere che l’obiettivo di far coincidere questi importanti eventi è quello di fare un salto di qualità nel confronto sui temi più
caldi in agenda, come le guerre in corso, e creare sinergie su dossier fondamentali per i destini dei paesi del mondo. I colloqui dei Med dialogues saranno funzionali ai lavori del G7.
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Med dialogues
La decima edizione dei Med Dialogues, i dialoghi Mediterranei, si tengono da oggi a mercoledì nella Capitale. Nella più importante conferenza sul Mediterraneo, che è stata organizzata da Farnesina e Ispi, parteciperanno 28 ministri degli Esteri dell’area del Mediterraneo allargato.
Questa mattina alle 9 Tajani ha accolto i vari leader all’Hotel Hilton, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Si tratta dei ministri dei Paesi arabi, incluso i rappresentanti dell’autorità palestinese, i ministri dei Paesi europei che si affacciano sul Mediterraneo, il ministro indiano in rappresentanza dell’Indo-Pacifico, il ministro somalo (Africa) e i rappresentanti delle principali organizzazioni regionali (Pam, Irena, Icao, Lega Araba).
Per la prima volta nella storia di questa Conferenza parteciperanno anche tutti i ministri dei Paesi balcanici occidentali, ritenuti dal governo paesi importanti, facenti parte di una regione cerniera a tutti gli effetti parte del Mediterraneo allargato. Tajani il 27 novembre condurrà proprio il panel dedicato ai Balcani Occidentali e interverrà alla cerimonia conclusiva dei Med Dialogues, insieme al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Il G7 Anagni-Fiuggi
A Fiuggi e Anagni si terrà da oggi fino a domani l’ultima riunione dei ministri degli Esteri del G7, presieduta dal vicepresidente Tajani, in cui parteciperanno 18 ministri degli Esteri del gruppo del G7 allargato all’Ucraina, Arabia saudita, Egitto, Giordania, Qatar, Emirati Arabi Uniti, con i rappresentanti di Lega Araba e i ministri dell’area dell’Indo-Pacifico (India, Indonesia, Filippine e Repubblica di Corea).
Tajani accoglierà oggi pomeriggio ad Anagni i ministri del G7 per una prima sessione dei lavori dedicata alla situazione in Medio Oriente e nel Mar Rosso. Secondo una nota ministeriale, “verranno discusse le modalità per sostenere gli sforzi per arrivare a un cessate il fuoco a Gaza e in Libano, le iniziative per il sostegno alla popolazione e la promozione di un orizzonte politico credibile per la stabilità della regione”. Si discuterà anche del mandato d’arresto emesso dalla Corte Penale Internazionale nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu e dell’ex ministro alla Difesa Yoav Gallant, e sui possibili effetti della decisione sulla crisi in Libano e a Gaza.
I colloqui proseguiranno a Fiuggi, al Palazzo dei Congressi, con una sessione di dialogo allargata ai ministri del Quintetto arabo (Arabia Saudita, Egitto, Giordania, Emirati Arabi Uniti e Qatar), oltre al Segretario Generale della Lega Araba,
anche questi alla loro prima presenza in sede di G7. Il titolare della Farnesina ha
sottolineato che “la presenza dei partner della regione (mediorientale) è stata chiesta per favorire il dialogo con i membri del G7. Solo insieme possiamo trovare soluzioni concrete che possano portare pace e stabilità nella regione”. Il focus sarà sul Libano.
A conclusione della prima giornata dei lavori, che coincide anche con la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, i ministri degli Esteri dei Paesi G7 parteciperanno alla cerimonia di inaugurazione di una panchina rossa, con l’apposizione di una targa commemorativa. “Iniziativa che
riflette l’attenzione che l’Italia, in qualità di presidente del G7, dedica al tema della prevenzione e del contrasto alla violenza su donne e ragazze, anche nelle numerose situazioni di conflitto internazionale”.
Domani la giornata del G7 si aprirà con un focus sull’Ucraina alla presenza del Ministro degli Esteri ucraino Andrij Sybiha. Si discuteranno le modalità di sostegno al Paese per continuare a fronteggiare l’aggressione russa, le iniziative per la futura ricostruzione e le prospettive per arrivare a una pace giusta.
I lavori si concentreranno poi sull’Indo-pacifico, area strategica per la sicurezza e gli scambi globali, sempre più minacciata dalle ambizioni cinesi. Saranno presenti i ministri degli Esteri di Corea del Sud, India, Indonesia e Filippine e “si discuterà, in particolare, di come garantire la difesa dell’ordine internazionale e di come approfondire la cooperazione e la connettività per favorire la prosperità regionale e mondiale”.
Si passerà poi alle questioni regionali, con un’attenzione particolare per il partenariato con l’Africa e per le crisi come quella ad Haiti e in Venezuela. “L’agenda dei lavori conferma l’attenzione che come Presidenza G7 stiamo dando per cercare di risolvere le numerose crisi internazionali. Con i partner invitati, lavoriamo per proteggere il sistema multilaterale comune, per garantire la pace e la prosperità globale mantenendo aperto il dialogo con tutti gli attori coinvolti” ha dichiarato Tajani.
Tajani: “Le parole d’ordine sono crescita, pace e sviluppo“
Il vicepremier Tajani ha aperto la giornata di lavori del Med Dialogues dichiarando che l’Italia vuole essere “portatrice di pace” nel Mediterraneo con le “parole d’ordine crescita, pace e sviluppo“. In questi tre giorni l’Italia sarà il luogo del “dialogo“, con i Paesi della regione, in occasione di questi Med Dialogues, e nel G7, con la ministeriale esteri di Fiuggi. “Il dialogo è sempre possibile, mai arrendersi di fronte alle difficoltà”. “Oggi l’Italia è il centro del dibattito politico internazionale” con questi grandi eventi, “noi lavoriamo per la pace, lavoriamo per ridurre la tensione, non rinunciamo mai alla via della diplomazia. Noi siamo testardi e la spunteremo” ha affermato con sicurezza Tajani.
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