Frassinetti cita autore filonazista e finisce nella bufera: “Chiedo scusa, frase infelice”

Il sottosegretario all'Istruzione di Fratelli d'Italia ha sostenuto che le richieste di dimissione da parte delle opposizioni siano esagerate e che la questione sia "una tempesta in un bicchier d'acqua"; Frassinetti ha comunque voluto chiarire che le sue parole erano riferite all'ambito calcistico e non alla ricorrenza della marcia su Roma

Redazione
5 Min di lettura

Il sottosegretario all’Istruzione di Fratelli d’Italia, Paola Frassinetti, è finita al centro di una bufera politica a causa di un commento sotto ad un post della sua bacheca di Facebook. Una discussione calcistica sul social si sarebbe trasformata in una disquisizione politica che nella vita reale ha infuriato le opposizioni, che ora starebbero chiedendo le dimissioni del sottosegretario. La questione girerebbe intorno ad una citazione dello scrittore francese Robert Brassilach, accusato di collaborazionismo con il Terzo Reich, usata da Frassinetti per rispondere ad un commento apparso sotto un suo post.

L’esponente di Fratelli d’Italia, in quanto tifosa del Milan, avrebbe deciso di pubblicare sul suo profilo Facebook privato una foto di un derby Milan-Inter del 1984 con Hateley che  sovrasta il nerazzurro Collovati. Il post sarebbe stato accompagnato dalla scritta “28 ottobre 1984… e chiamale se vuoi emozioni…“, accompagnata da un cuoricino rosso e uno nero come richiamo ai colori della squadra del Milan. La situazione avrebbe preso una piega diversa a seguito della pubblicazione di un commento da parte di un utente che sembrerebbe abbia fatto riferimento alla Marcia su Roma. “Il 28 ottobre è un’altra roba! È il cuore nero senza il rosso“, avrebbe infatti scritto.

Poco dopo, quindi, Frassinetti avrebbe deciso di rispondere a questo commento utilizzando la discussa citazione dell’autore francese: “Fascismo immenso e rosso diceva Brasillach“. Un’espressione che ha però attirato l’attenzione di diversi esponenti del centrosinistra che, convinti che Frassinetti abbia inneggiato al fascismo, ora chiedono a gran voce l’allontanamento dal ruolo di sottosegretario all’istruzione.

Frassinetti: “La mia una citazione infelice

A seguito dello scoppio del caso Frassinetti, la diretta interessata ha deciso di commentare quanto accaduto e spiegare che dietro alle sue parole vi fosse solo la volontà di ricordare un successo sportivo. “Per parlare del  colore rosso cito una frase di questo autore” ha infatti spiegato l’esponente di Fratelli d’Italia, chiarendo di non aver “festeggiato nessun 28 ottobre” ma di aver solo voluto “ricordare un gol storico“. Frassinetti ha quindi ribadito che la sua citazione fosse riferita solamente ai colori, all’interno di “un dibattito dove si parla di un derby“.

Commentando poi le richieste degli esponenti delle opposizioni, il sottosegretario ha dichiarato di “riderci su” e al contempo ha cercato di minimizzare l’accaduto, chiedendo retoricamente se forse possa trattarsi solamente di “una tempesta in un bicchier d’acqua“. Frassinetti ha poi aggiunto di volersi scusare con tutti coloro che possono essersi sentiti offesi dalle sue parole, poiché consapevole che “le intenzioni vanno guardate bene“, per poi concludere: “Sicuramente ammetto che l’autore è controverso, non è che lo esalto. Ma il mio commento era semplicemente descrittivo. Non dico ‘evviva’“.

Le richieste di dimissioni del centrosinistra

Dispiace che Paola Frassinetti – solitamente disponibile al confronto sulle questioni che riguardano la vita della scuola – si abbandoni a citazioni del tutto incompatibili con il suo ruolo istituzionale (e non è la prima volta)“, ha dichiarato Irene Manzi, responsabile nazionale scuola del Pd, definendo “inaccettabileil commento di Frassinetti. La democratica non è l’unica ad essersi inserita nella questione, come dimostra anche il commento di dei senatori del Pd in Commissione Istruzione e Cultura a Palazzo Madama Cecilia D’Elia, Andrea Crisanti, Enza Rando e Francesco Verducci.

La sottosegretaria non è nuova a simili uscite, mai smentite e il problema c’è tutto: può un grande paese come l’Italia avere una sottosegretaria all’Istruzione palesemente e orgogliosamente fascista? – hanno dichiarato gli esponenti del Pd – E può citare un fascista distintosi per antisemitismo? La risposta, non solo per noi, per il rispetto che si deve alla Repubblica, alle vecchie e nuove generazioni, è NO“. Si è poi unito al coro di indignazione anche Luana Zanella, capogruppo di Avs, che ha ritenuto “inqualificabile” il comportamento di Frassinetti, che si sarebbe “posta fuori dallo spirito e dalla lettera della Costituzione, inneggiando alla marcia su Roma con le parole di uno scrittore filonazista e antisemita“.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo