Forza Italia presenta lo Ius Italiae: cittadinanza dopo 10 anni di scuola nel Paese

"La cittadinanza italiana non è una barzelletta" ha dichiarato Antonio Tajani, sostenendo che la proposta del partito non cade nel lassismo, ma protegge un diritto che sembra troppo spesso dato per scontato

Redazione
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Il segretario di Forza Italia Antonio Tajani ha presentato oggi la proposta del suo partito sull’assegnazione della cittadinanza, dichiarando che la riforma azzurra prenderà il nome di Ius Italiae e si presenterà non come un provvedimento lassista ma come un tentativo rendere adatti ai tempi attuali i requisiti per l’ottenimento della cittadinanza italiana. “Diventi italiano perché ti sei formato da italiano” ha spiegato il leader forzista, chiarendo l’etimologia della proposta e spiegando in poche parole quale sarà il contenuto del provvedimento.

Questo, prima di essere presentato a Camera e Senato, sarà proposto agli alleati di governo affinché si possa discutere del suo contenuto e perché, se necessario, si possano fare dei miglioramenti. “La proposta è stata già inviata agli alleati, ai capigruppo di Lega, FdI e Noi moderati perché la possano valutare” ha infatti dichiarato il vicepremier azzurro, sottolineando che quelle contenute nello Ius Italie “sono norme che servono a combattere l’immigrazione illegale e la concessione fasulla di passaporti italiani“. In questo senso quindi è impossibile sostenere che la normativa sia un “favore” perché in realtà si tratta di “mezzo per combattere l’illegalità e l’immigrazione clandestina senza alcun intento polemico“.

Il Partito democratico e il segretario di +Europa, Riccardo Magi, si sono esposti a sfavore della proposta ritenendola non adatta e soprattutto non utile a risolvere i problemi del Paese. I democratici, a loro volta, hanno espresso la volontà di voler presentare una proposta di legge sulla cittadinanza, che diminuisca ancora di più gli anni necessari per ottenerla. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha invece posto l’accento sulla necessità di rendere più semplice per gli studenti stranieri l’ottenimento dello status di italiani.

Tajani: “Niente lassismo, solo norme più adatte ai tempi attuali

Noi diciamo che per essere italiani bisogna conoscere l’italiano, la storia italiana, la geografia, la costituzione e l’educazione civica” ha sostenuto Antonio Tajani, prima di chiarire nello specifico quale è per il momento il contenuto dello Ius Italiae. Secondo la proposta di Forza Italia potranno ottenere la cittadinanza italiana i giovani che sono nati in Italia o giunti nel Paese prima dei cinque anni di età e che hanno frequentato con profitto almeno dieci anni di scuola italiana, ovvero cinque anni di elementari, tre di medie e due di superiori.

Antonio Tajani, segretario di Forza Italia
Antonio Tajani, segretario di Forza Italia

I genitori dei giovani stranieri che hanno tali requisiti potranno richiedere la cittadinanza quando i loro figli avranno compiuto 16 anni. Nel caso in cui questo non avvenisse, i diretti interessati potranno chiederla direttamente al compimento dei 18 anni. “La cittadinanza italiana è una cosa importante e seria, non una barzelletta” ha dichiarato duramente Antonio Tajani, accompagnato dai forzisti Maurizio Gasparri e Paolo Barelli, capigruppo di Camera e Senato, chiarendo che nello Ius Italiae sono previste anche restrizioni per quanto riguarda i cosiddetti oriundi, ovvero i cittadini italiani dalla seconda generazione in poi residenti all’estero.

La proposta di Forza Italia, infatti, prevede che la cittadinanza italiana sarà garantita solo fino alla terza generazione, ovvero a coloro che hanno un bisnonno che è nato in Italia. Questa disposizione si applica esclusivamente  ai nati dopo l’entrata in vigore di questa legge. Inoltre, chi verrà adottato all’estero da oriundi italiani non otterrà la cittadinanza se i genitori adottivi, i nonni e i bisnonni sono nati all’estero.

L’indignazione del centrosinistra

Tajani fa bene a chiamare la sua proposta Ius Italiae, perché solo in Italia ci si può  presentare davanti ai cittadini con una tale presa in giro” ha dichiarato Riccardo Magi, segretario di +Europa, commentando la proposta presentata da Forza Italia. Secondo l’esponente del centrosinistra, infatti, questa sarebbe solo un grande bluff dei forzisti, in quanto rappresenterebbe solo un peggioramento della situazione attuale. Magi ha quindi chiarito che +Europa è intenzionata “ad andare avanti con il referendum per ridurre da 10 a 5 anni i tempi di legale soggiorno continuativo per richiedere la cittadinanza per i cittadini stranieri che vivono stabilmente, lavorano e pagano le tasse“.

Magi ha poi attaccato direttamente il leader di Forza Italia Antonio Tajani, sostenendo che questo dovrebbe smettere di fare propaganda a buon mercato sulla pelle delle persone“, che continuano ad attendere che la situazione cambi e soprattutto dovrebbe smettere di “fare annunci che smentisce il giorno dopo“. Il Partito democratico, si è allineato alle dichiarazioni di Magi, sostenendo di star lavorando per “rendere la cittadinanza italiana un diritto e non una concessione dello Stato“.

I democratici, quindi, vorrebbero presentare una proposta di legge “che prevede sia lo Ius soli che lo Ius scholae“, ovvero che permetta l’ottenimento dello status di italiano a chi nasce in Italia da genitori stranieri e a chi giunge nel Paese da minorenne e abbia frequentano per almeno 5 anni il sistema nazionale d’istruzione, compresa la scuola dell’infanzia. “Non possiamo perdere altro tempo” hanno concluso gli esponenti del partito, esortando le altre realtà politiche ad unirsi alla loro battaglia.

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