Presunti sabotaggi alle Ferrovie dello Stato: indaga l’antiterrorismo di Roma

L'antiterrorismo di Roma sta indagando sui possibili sabotaggi riguardanti le ferrovie dello Stato, dopo la richiesta di Salvini

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Oltre agli scioperi sono diversi i problemi che in questi ultimi mesi stanno colpendo le Ferrovie dello Stato. Matteo Salvini è sempre più convinto che si tratta di sabotaggi per affibbiargli colpe che non ha. Così l’antiterrorismo di Roma sta indagando su ciò che sta succedendo per capire se dietro c’è una vera e propria macchinazione.

Dunque, un gruppo di magistrati che si occupa di queste cose, sul territorio di Roma, sta effettuando una serie di indagini per capire se si può parlare o meno di sabotaggio. Già recentemente, Salvini aveva dichiarato di avere le spalle larghe e che non si sarebbe mai fatto intimidire da tutto ciò che sta succedendo. Ciò perché, secondo il ministro dei trasporti, dietro ci deve esserci una vera e propria organizzazione che vuole screditarlo.

La richiesta di Matteo Salvini: si può parlare di sabotaggio?

Il ministro Salvini il 15 gennaio ha depositato un esposto alla Procura della Repubblica, proprio perché ritiene che tutto ciò che sta accadendo non può essere frutto di incidenti eccezionali. A seguito di ciò l’antiterrorismo di Roma ha aperto un fascicolo e in questi giorni sta indagando su tutto ciò che è accaduto e continua ad accadere.

Anche il gruppo di Ferrovie dello Stato dichiara che ci sono state “circostanze alquanto sospette“, ciò in riferimento ai luoghi e agli orari in cui si sono verificati i danni. Soprattutto ciò che allerta è l’eccessiva frequenza che non può essere data da un disservizio. Dunque anche Ferrovie dello Stato è d’accordo con il ministro Salvini e ritiene che potrebbe esserci un vero e proprio progetto dietro, volto a ostruire il lavoro di qualcun altro.

Nel frattempo, però, l’opposizione non crede molto a questa versione dei fatti: i problemi persistono e oggi, tra sabato e domenica, c’è l’ennesimo sciopero che crea disagi ai lavoratori e a tutti i pendolari. Dunque, aldilà, dei possibili sabotaggi, restano altri problemi legati alle condizioni dei lavoratori che sembra che non vengano ascoltati.

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