Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha recentemente commentato alcuni sviluppi significativi a livello europeo, con particolare attenzione alla politica dell’Unione Europea (UE) in merito alle nomine nelle istituzioni europee e alle sfide economiche che l’Europa si trova ad affrontare.
In primo luogo, Tajani ha sottolineato l’importanza dell’accordo raggiunto al Parlamento europeo riguardo alla nomina della prossima Commissione Europea. Questo accordo, che permette l’avvio della nuova Commissione a partire dal primo dicembre, è visto come un “segnale importante” non solo per la stabilità politica dell’UE, ma anche per il sostegno all’Ucraina nel contesto della guerra con la Russia. Tajani ha ribadito che la pace, auspicata dall’Unione Europea, deve essere “giusta” e rispettare l’integrità territoriale dell’Ucraina. L’intesa raggiunta in Parlamento, che ha permesso di evitare ritardi, rappresenta un impegno significativo delle forze politiche europee per sostenere il Paese invaso dalla Russia. In questo contesto, Tajani ha espresso il suo sostegno alla futura Commissione Europea, augurando buon lavoro alla presidente Ursula von der Leyen e al vicepresidente esecutivo Raffaele Fitto, sottolineando il contributo dell’Italia in questo ambito.
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Le parole di Tajani
Tajani ha poi discusso del sostegno all’Italia all’interno della governance europea. In particolare, ha apprezzato l’impegno italiano e del Partito Popolare Europeo (PPE) per garantire l’approvazione della nuova Commissione senza intoppi. Questo consente di evitare ulteriori ritardi che avrebbero potuto danneggiare la stabilità e l’efficienza dell’UE, così come il ruolo di supporto che l’Italia sta svolgendo per rafforzare l’Unione.
Oltre agli sviluppi politici, il ministro ha parlato della missione che lo ha visto impegnato a Parigi, dove ha partecipato al Forum Economico Trilaterale tra Francia, Italia e Germania. Questo evento, giunto alla sua sesta edizione, ha riunito importanti associazioni imprenditoriali dei tre paesi, tra cui Confindustria e MEDEF, che rappresentano i settori industriali delle principali economie europee. La discussione si è concentrata su come rafforzare la competitività dell’Europa, un tema cruciale considerando le sfide economiche e geopolitiche in corso.
In questo scenario, Tajani ha sottolineato la necessità di adottare “azioni concrete” per rilanciare la competitività europea. In particolare, ha evidenziato la necessità di una nuova politica industriale che affronti la transizione energetica, lo sviluppo dell’innovazione tecnologica e la semplificazione burocratica. Un approccio pragmatico è ritenuto essenziale per rispondere alle esigenze della transizione verde e digitale, due aree chiave per l’Europa nel contesto della sostenibilità e della crescita economica.
Tajani ha anche rimarcato che l’Unione Europea deve preservare il sistema multilaterale, poiché esso è fondamentale non solo per la stabilità economica globale, ma anche per assicurare il progresso dell’economia europea. Il ministro ha espresso l’intento di rafforzare la presenza dell’Europa sulla scena internazionale, in un momento in cui le dinamiche geopolitiche globali stanno cambiando, con la necessità di affrontare sfide sempre più complesse.
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