Emilia Romagna, Musumeci sulla polizza per le case a rischio alluvione: “Sarà facoltativa”

Il governo continua a riflettere sull'ipotesi di rendere obbligatoria una tassa sulla casa nei territori a rischio alluvione, così da costituire un tesoretto con le assicurazioni per far fronte ai danni causati dal clima; il ministro della Protezione civile ha però rassicurato i cittadini, sostenendo che inizialmente questa polizza sarà "facoltativa" e avrà "costi contenuti"

Redazione
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I danni per milioni di euro e i 2500 sfollati registrati in Emilia Romagna hanno dato inizio ad un caso politico senza precedenti, nato nel mezzo dell’emergenza e proseguito fino ad oggi, quando Giorgia Meloni ha indetto una riunione del Consiglio dei Ministri con l’obiettivo di fare il punto della situazione e dare inizio allo stato di emergenza. Proprio quando nella Regione la situazione inizia a tornare alla normalità, con i livelli dei fiume che ora dopo ora si abbassano sempre di più. Ora, come sempre, rimangono le macerie, le strade inondate di fango e le famiglie senza più una dimora, che guardano allo Stato come un’ancora di salvezza, nella speranza di ottenere aiuti e sostegni.

Il Presidente del Consiglio ha stanziato “20 milioni di euro per le prime necessità“, mentre tra maggioranza e opposizione continua il gioco delle colpe, a pochi mesi dalle elezioni regionali in Emilia Romagna. Indipendentemente dall’ala realmente responsabile delle emergenze idrogeologiche che si verificano nella Regione, ad oggi ci si continua a chiedere in che modo si possa evitare questa emergenza, che sta iniziando ad assumere sempre di più un carattere di normalità. Nell’ultimo anno e mezzo, sono state ben tre le alluvioni catastrofiche che hanno colpito l’Emilia Romagna.

Il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci ha sottolineato che l’unico modo per risolvere la questione prevede un lavoro complesso e duraturo da operare sulla prevenzione. Quest’ultima infatti si può costruire con un lavoro più che decennale, che però permetta all’Emilia Romagna di avere sistemi strutturali che finalmente evitino o resistano alle alluvioni. E nel frattempo? Dall’esecutivo giunge la proposta di dare avvio ad una campagna di assicurazione di massa sui domicili, mentre si ragiona sulle assicurazioni per le imprese, così che i danni economici delle alluvioni possano essere in parte ammortizzati dai cittadini stessi.

Musumeci: “La polizza sulle case sarà inizialmente facoltativa

Il ministro Nello Musumeci, dopo il Cdm sull’Emilia Romagna, ha risposto alle domande dei cronisti sulla polizza assicurativa per le abitazioni a rischio in Emilia Romagna, sostenendo che questa sarà inizialmente “facoltativa“. Sembrerebbe che si stia ragionando su un partenariato tra pubblico e privato, ma è necessario innanzitutto comprendere “se le compagnie assicurative siano disponibili“.

Se io ho una casa accanto ad un fiume naturalmente mi metto al sicuro, facendo quello che faccio con la mia macchina, ricorrendo all’assicurazione, oppure delocalizzo, credo che sia abbastanza chiaro” ha sostenuto Musumeci, specificando che il pagamento di una polizza annuale sarebbe un costo ben minore per una famiglia rispetto ai costi relativi alla ricostruzione di una abitazione a seguito di danni legati al clima.

Trattando poi dello scontro tra maggioranza e opposizione, relativo alle disposizioni economiche dell’Emilia Romagna per quanto riguarda le alluvioni e le frane, il ministro è stato piuttosto chiaro: “Non esiste alcuna polemica. A 70 anni io non mi metto a polemizzare. Se poi gli altri hanno la voglia di farlo…Bene, hanno anche il diritto di farlo. A due mesi dal voto mi pare assolutamente fisiologico“. La questione sarebbe nata proprio in relazione al voto previsto a novembre e secondo le parole di Musumeci dovrebbe concludersi insieme ad esso.

Musumeci: “Le attività di prevenzione occuperanno 15 anni

Il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci ha confessato al Quotidiano Nazionale che un piano di prevenzione che riguardi al Regione Emilia Romagna non sarà di così facile attuazione, come immaginato. “Siamo arrivati impreparati all’appuntamento con il cambiamento climatico” ha spiegato il ministro, sottolineando però che la prevenzione strutturale potrebbe essere l’unica modalità per ridurre gli effetti catastrofici delle frane e delle alluvioni.

Quando parliamo di prevenzione facciamo attenzione a non confondere attività straordinaria e ordinaria” ha continuato Musumeci, spiegando che una messa in sicurezza del territorio dell’Emilia Romagna da eventi legati al dissesto idrogeologico potrebbe impegnare dai 10 ai 15 anni. Non si tratta quindi di un lavoro immediato ed efficiente, ma dell’inizio di una buona abitudine che potrebbe salvare migliaia di vite. L’intervento immediato sulla zona colpita, invece, rientra negli interventi immediati ma non fa parte delle azioni preventive.

Generale Francesco Figliuolo
Generale Francesco Figliuolo

Proprio in considerazione di ciò, il ministro ha voluto difendere il commissario Figliuolo, duramente attaccato per non aver evitato la catastrofe di tre giorni fa. “Il commissario ha il compito di ricostruire quello che nel maggio 2023 è stato distrutto” ha spiegato Musumeci, aggiungendo: “Ci vorrà qualche anno per farlo, come avviene in tutte le ricostruzioni, fino a quando il Parlamento non approverà un nostro disegno di legge che fissa tempi certi e procedure snelle“.

L’ipotesi delle assicurazioni su case e imprese

Se la prevenzione è un atto che prevede una pianificazione e tempi piuttosto lunghi, la seconda soluzione individuata dal governo ha tempistiche più brevi ma chiede un nuovo sforzo ai cittadini italiani. L’ipotesi di Maria Bianca Farina, presidente di Ania, è quella di spingere i cittadini dell’Emilia Romagna a stipulare una polizza assicurativa sulle loro abitazioni. Una sorta di nuova tassa che però aiuterebbe lo Stato a sostenere i costi dei danni ambientali. Proprio ieri, infatti, il ministro del Tesoro Giancarlo Giorgetti ha spiegato come i danni causati dal clima siano un grande peso per il bilancio statale.

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Maria Bianca Farina, presidente Ania

Al momento non sarebbe possibile prevedere i costi che avrebbero tali assicurazioni, ma la presidente di Ania ha assicurato che se tutti si assicurassero, i costi sarebbero davvero tanto più bassi rispetto agli attuali, alla portata delle famiglie“. Inoltre, vi sarebbe la possibilità di avere incentivi iniziali che spingano gli italiani ad assicurarsi. In questo modo, e come aveva previsto nel 2018 l’allora capo della Protezione civile Borrelli, “pagando tutti 120 euro all’anno si potrebbe garantire la certezza del ristoro dei danni con una gestione dello Stato“.

Musumeci ha sostenuto che questa assicurazione potrebbe tradursi in un vero e proprio obbligo e la discussione sul tema è prevista durante un esame alla Camera. Si discute poi anche del settore imprese, le quali potrebbero essere inserite tra gli edifici obbligati ad assicurarsi. La copertura assicurativa riguarderebbe tutti gli asset materiali, tra cui stabilimenti e macchinari, anche nel caso in cui fossero in affitto.

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