Le elezioni regionali del 2024 si arricchiscono di un nuovo appuntamento con la decisione dell’Umbria di convocare i cittadini alle urne il 17 e 18 novembre. La stessa data è stata scelta anche dall’Emilia Romagna, dando vita a un mini-election day tra le due regioni, che rinnoveranno le cariche di presidente della Giunta e dell’Assemblea legislativa. Tuttavia, la Liguria rimane esclusa da questo allineamento e andrà al voto separatamente il 27 e 28 ottobre.
La Liguria si trova costretta a rispettare una scadenza non prorogabile a causa delle dimissioni dell’ex governatore Giovanni Toti. La legge costituzionale del 22 novembre 1999 (art. 5 n. 1) impone infatti un limite di tre mesi dalle dimissioni per convocare nuove elezioni, e questa disposizione non può essere modificata nemmeno attraverso un decreto. Di conseguenza, la Liguria non ha potuto aderire alla data di novembre condivisa dalle altre regioni.
Con la decisione dell’Umbria, si completa il calendario delle elezioni regionali del 2024, che ha già visto il rinnovo dei vertici in quattro regioni: Sardegna, Abruzzo, Basilicata e Piemonte. Queste elezioni hanno segnato una prevalenza del centrodestra con tre vittorie su quattro, ma con la rilevante eccezione della Sardegna, dove il Movimento 5 Stelle, rappresentato da Alessandra Todde, ha strappato la vittoria.
Guardando ai prossimi appuntamenti elettorali, in Liguria la sfida sarà tra Andrea Orlando (Partito Democratico), Marco Bucci (centrodestra) e una serie di candidati rappresentanti diverse forze minori. In Emilia Romagna, invece, saranno in corsa Michele De Pascale (PD), Elena Ugolini (centrodestra) e Federico Serra (sostenuto da Potere al Popolo, PCI e Rifondazione Comunista). In Umbria, la battaglia si preannuncia altrettanto accesa con Stefania Proietti (centrosinistra), Donatella Tesei (centrodestra) e altri quattro candidati: Marco Rizzo, Moreno Pasquinelli, Roberto Fiore e Francesco Miroballo.
Queste ultime tre competizioni elettorali del 2024 sono osservate con grande interesse, poiché potrebbero definire gli equilibri politici a livello regionale in vista delle prossime sfide nazionali.
